La Nuova Sardegna

Nuoro

Tortolì, Suape alla paralisi: 1500 pratiche bloccate

di Lamberto Cugudda
Tortolì, Suape alla paralisi: 1500 pratiche bloccate

Manca il personale e l’iter per avviare le attività produttive resta bloccato Il servizio è gestito in forma associata e riguarda nove comuni. Tante proteste

23 novembre 2019
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TORTOLÌ. Nella prima decade del mese in corso, le pratiche ancora da evadere al Suape di Tortolì – gestito in forma associata tra il Comune costiero e quelli di Baunei, Girasole, Lotzorai, Perdasdefogu, Talana, Triei, Urzulei, Villagrande – secondo la denuncia che ha fatto l’imprenditore locale Attilio Piras, sarebbero state 1.500. «Spiace davvero – dice l’ingegner Giuseppe Columbano, che da decenni ha uno studio nella cittadina costiera – tornare su questo grave problema del malfunzionamento del Suape (Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia) di Tortoli. La situazione è gravissima, sta paralizzando, ritardando, impedendo, complicando, intralciando, nella già debole economia dell’Ogliastra, il percorso di tutte le pratiche private e imprenditoriali che si svolgono nel suddetto Sportello. Praticamente tutta l’attività economica passa per il Suape: se uno vuole aprire un negozio, passa per il Suape, se uno vuole costruire un albergo, passa per il Suape, se uno vuo farsi la casa passa per il Suape, l’agricoltore si rivolge per le sue pratiche al Suape».

Columbano precisa che l’economia passa per l’efficienza e il buon funzionamento del Suape. «Da anni – prosegue il tecnico – il Suape di Tortolì è bloccato. Per migliaia di pratiche arretrate, solo per la verifica formale, in sostanza la protocollazione (che per regolamento deve avvenire entro il termine di due giorni lavorativi dalla presentazione della dichiarazione autocertificativa), si registrano ritardi di 5 o 6 mesi. Questo vanifica anche i procedimenti di controllo successivo, che risultano giocoforza irrispettosi dei tempi regolamentari». L’ingegner Columbano domanda come sia possibile che chi amministra non si renda conto dellasituazione. «Il Suape di Tortolì – rimarca – è la “pecora nera” dei Suape in Sardegna. Chi opera in altri Suape, ha modo di constatare che anche nei grossi Comuni, come Cagliari, Olbia, Alghero, con notevoli pratiche in carico, mai si verifica questa situazione, c’è magari qualche giorno di ritardo, ma qui siamo distanti anni luce».

A parere del tecnico, per risolvere il problema non servirebbero tanti soldi. «Basterebbe, come fanno efficacemente da altre parti – conclude – convenzionare un certo numero di professionisti esterni o aziende allo scopo specializzate, per smaltire l’arretrato e mettersi al passo con i tempi regolamentari. Tale soluzione è addirittura autofinanziante, perché più fai pratiche più incassi e quindi puoi pagare questi servizi».

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