Bortigali, le nutrie mordono i cani
di Alessandra Porcu
Il meticcio “Google” attaccato dai roditori. Il sindaco allerta forestale e vigili
28 novembre 2019
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BORTIGALI. Hanno fatto la loro comparsa da qualche giorno. Sono 5 o 6 e girano indisturbate per le vie di Bortigali suscitando la curiosità, e in alcuni casi, la preoccupazione dei residenti. Le nutrie, di varie dimensioni, sono state avvistate sotto le auto e persino nei giardini di alcune abitazioni private. «È ipotizzabile – spiega il sindaco, Francesco Caggiari – che le piogge incessanti delle ultime settimane abbiano inondato le loro tane, distruggendole. Motivo per cui questi animali le avrebbero abbandonate, trovando rifugio nel centro abitato. È la prima volta che nel nostro territorio accade un fatto del genere. Viste le numerose segnalazioni arrivate dai cittadini, ho chiesto l'intervento di Forestale e Vigile del fuoco. Al momento, però – precisa Caggiari – nessuno sa bene come sia meglio agire». Di certo si sa che, lo scorso 26 novembre, una nutria ha aggredito un cane. Google, questo il nome del povero meticcio finito sotto le grinfie del roditore, ha riportato qualche lieve ferita a una zampa. «In un primo momento, vedendolo zoppicare – racconta il proprietario, Marco Contini – pensavo che fosse stato investito da una macchina o morso da un altro cane". La visita dal veterinario ha, invece, sgombrato il campo da ogni dubbio e a Google toccherà sottoporsi a un ciclo di antibiotico per dieci giorni. «Dopo aver assalito Google, la nutria si è nascosta nel rifugio antiaereo che si trova non lontano dalla chiesa di Sant'Antonio – ha aggiunto Marco Contini, – Non penso sia un animale pericoloso, credo solo che abbia attaccato perché impaurita e che si debba intervenire per catturare questi animali e riportarli nel loro abitat naturale". Abitat naturale che in questo caso è rappresentato dalle sponde del rio Murtazzolu, tra Bortigali e Birori. Si cibano per lo più di cereali, ma «vista la situazione – sottolinea il sindaco – non è escluso che in questi giorni vengano attirati dagli avanzi di cibo contenuti nelle buste dell'immondizia sistemate fuori dalle abitazioni». Non essendo una specie autoctona, nel nostro territorio non esistono animali “antagonisti” in grado di dar loro la caccia. Originaria del sud America, la nutria è stata introdotta in Europa per via del suo pelo. Negli anni '70 sono sorti centinaia di stabilimenti per la produzione di pellicce. Quando gli allevamenti hanno smesso di essere redditizi, i roditori sono stati liberati e hanno colonizzato le zone umide e i corsi d'acqua. «Sarebbe inappropriato parlare di invasione a Bortigali, ma è anche vero – sottolinea Caggiari – che esiste un problema».