Il Tar deciderà a gennaio sulla cittadella scolastica
di Sergio Secci
Posada, il tribunale amministrativo non accoglie la richiesta di sospensiva ma fissa per l’inizio dell’anno il giudizio di merito sul ricorso della ditta esclusa
29 novembre 2019
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POSADA. Importante decisione del tribunale amministrativo regionale in merito alla vicenda che vede contrapporsi due delle imprese che hanno partecipato al bando per la realizzazione della cittadella scolastica di Part’e Sole. Chiamato ad esprimersi in merito al ricorso della ditta Pegaso Costruzioni classificatasi seconda alle spalle dell’impresa Elettrica Sistem, i giudici del Tar hanno deciso nella seduta di martedì scorso di non dare atto alla sospensiva del procedimento fissando in via di urgenza al 15 gennaio, la discussione sul merito. Una decisione che affretta di qualche mese i tempi prospettati la scorsa settimana dal sindaco di Posada Roberto Tola e che ha convinto gli avvocati nominati dal comune a non mandare avanti il procedimento in attesa della sentenza. La posizione dell'amministrazione comunale nei confronti del Tar è stata quella di chiarire la legittimità delle procedure di gara e al contempo affidarsi al giudizio del Tribunale amministrativo per quanto riguarda il merito del ricorso. «Noi abbiamo interesse a che le opere di demolizione e costruzione della cittadella scolastica partano quanto prima – spiega il primo cittadino baroniese – Abbiamo fatto presente al Tar tramite i legali che attualmente i nostri ragazzi sono ospitati in strutture non ottimali e che occorre iniziare quanto prima i lavori per la realizzazione del nuovo complesso scolastico e per queste motivazioni il Tribunale, si esprimerà in via di urgenza a gennaio. L’appalto per una cifra intorno ai 5 milioni di euro di cui 4,5 finanziati dalla regione e 500mila provenienti dal bilancio comunale, comprende sia la realizzazione delle opere che la fornitura degli arredi. Il tempo stimato per la demolizione del caseggiato esistente e la realizzazione del nuovo complesso scolastico è stimato in 500 giorni lavorativi e se non ci saranno ulteriori intoppi, dovrebbe essere pronto per l’anno scolastico 2020/21. A questo punto – conclude Tola – senza entrare nel merito del ricorso, a noi interessa che si definisca al più presto chi è legittimato a fare i lavori». Al di là che poi il giudizio possa proseguire innanzi al Consiglio di Stato, dopo la sentenza del Tar, già nei primi mesi del nuovo anno il comune potrebbe quindi affidare i lavori all’impresa che si era classificata prima oppure alla società ricorrente che si era piazzata seconda. Il progetto per la cittadella scolastica, può essere considerato all'avanguardia perché è stato elaborato con il coinvolgimento di docenti, alunni e genitori coadiuvati da figure specialistiche quali la pedagogista e l'architetto. Il metodo utilizzato, è stato oggetto di studio per alcune tesi di laurea al politecnico di Milano.