La Nuova Sardegna

Nuoro

Lavori in via Gramsci, nuove proteste

Siniscola, dopo il taglio degli alberi la polemica si sposta sul costo dell’opera

29 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





SINISCOLA. Proseguono alacremente in via Gramsci i lavori di riqualificazione urbana, già smantellato il tratto di marciapiede che va dall’istituto bancario a piazza Santo Stefano per proseguire poi sino al bivio per via Sassari. Non si placano invece le proteste da parte delle opposizioni consiliari. Dopo la nota di Antonio Satta e Caterina Floris in merito al taglio degli alberi presenti nell’importante arteria della cittadina (che l’amministrazione ha promesso comunque ove fattibile di spostare in altri siti), è ora il rappresentante di Liberi e Uguali Lucio Carta a lamentarsi per l’eccessivo costo delle opere e per la mancata suddivisione dell’appalto in vari lotti in maniera da poter affidare i lavori ad imprese del posto. «La cifra che si sta impiegando per riqualificare il centro di Siniscola a prima vista pare davvero eccessiva considerato anche che non si tratta di un finanziamento ad hoc ma di soldi presi dal bilancio comunale – dice Carta – Per una negligenza della giunta si è deciso di fare un appalto unico escludendo di fatto gli artigiani locali mentre per risparmiare sui costi, si potevano riutilizzare i cordoli in granito esistenti che sembrano essere in ottime condizioni. Si sta procedendo invece a smantellarli e finiranno probabilmente in discarica. Invito anche l’amministrazione comunale a rivedere il progetto che presenta alcune problematiche con marciapiedi troppo larghi in alcuni punti e parcheggi disposti in maniera non ottimale, Ciò sembra far pensare che si voglia poi creare un senso unico di marcia. Mi auguro che non si proceda in questo senso visto che si tratta dell’unica via larga e idonea al passaggio degli autobus che attraversa Siniscola». Per Carta si è deciso di partire con i lavori nel momento in cui i città è già presente il cantiere per la rete del gas con il risultato che circolare a Siniscola in questo periodo è diventato davvero difficoltoso. «Voglio infine segnalare – conclude – la situazione di pericolo in via Sardegna dove davanti all’ingresso dello stadio Solinas, da quattro mesi è presente una profonda buca che solo qualche giorno fa è stata segnalata con un cartello di pericolo. Mi chiedo cosa si aspetti ad intervenire prima che qualche pedone ci finisca dentro». (s.s.)

Primo piano
Il caso

Sassari, il corso di teoria queer diventa un caso nazionale: scontro alla Camera e un deputato espulso

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative