La Nuova Sardegna

Nuoro

Gavoi, tutte le declinazioni della limba

Gavoi, tutte le declinazioni della limba

Nuova edizione della rassegna in sardo. Tanti ospiti di “Paràgulas e culturas”

04 dicembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





GAVOI. Per il terzo anno consecutivo torna a Gavoi la manifestazione che pone al centro la lingua sarda: Limba, Paràgulas, Identidades, Culturas, con l'organizzazione della amministrazione comunale per il tramite dell'assessorato alla Cultura e Identità, in collaborazione con la Pro loco, la commissione Cultura e identità, l'Istituto Superiore Floris e la Regione Sardegna.

Il 6 e 7 dicembre si terranno una serie di appuntamenti nell'Auditorium dell'Istituto superiore Floris, ai quali inoltre prenderanno parte gli studenti dell'istituto stesso.

«Gavoi, in questo modo intende continuare a utilizzare la lingua sarda – afferma l'assessore della Cultura e identità Enrico Mura – per fare arte, musica, cultura, cinema, fisica, scienza e racconti di viaggio, per fare politica anche nelle istituzioni».

Si inizia quindi il 6 dicembre con la presentazione alle 18.30 di "Non sias isciau", il libro e il CD del Tenore Murales di Orgosolo. La serata sarà condotta da Banne Sio (curatore del libro). Il 7 dicembre, alle 9.30, ci sarà un convegno aperto al pubblico e agli studenti dal titolo “Limba Oje e Cras: paràgulas in biàzu” con al centro Cultura, Arte, Musica e Formatzione in Sardu e Iscièntzia e Esperièntzia. Introdotto dal sindaco Giovanni Cugusi e coordinato da Enrico Mura, assessore alla cultura prevede gli interventi di Maria Doloretta Lai, presidente dell'Istituto Bellieni sui trent'anni di attività dell'Istituto Sassarese.

Seguirà la professoressa pugliese-gavoese Elena Manni, in veste di studente del corso di Limba Sarda a Gavoi. Fabrizio Cinotz Loddo, parlerà invece di “rap in Sardu: pro mantènnere!”.

Chiuderà la prima parte di interventi Tore Cubeddu, operatore culturale e regista, fondatore di EjaTV, in collegamento dal Bàbel Film Festival da Cagliari. Ramon Pilia e Marco Buttu saranno i protagonisti della seconda parte. Il primo, scienziato e divulgatore scientifico con il suo intervento Fisica: fueddenduru e faenduru spiegherà in Sardo i più noti esperimenti della fisica mostrandoli e facendoli esperire direttamente al pubblico.

Marco Buttu, il noto ingegnere gavoese che ha pubblicato di recente il suo libro sull'esperienza vissuta sulla Stazione Concordia in Antartide, in mezzo al nulla ghiacciato del Polo Sud. Il titolo dell'intervento di Marco Buttu è, appunto Marte Biancu: unu sardu in Antartide.(m.c.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative