I pendolari si ribellano ma per l’Arst è tutto ok
di Alessandra Porcu
Gli studenti di Sindia protestano per gli autobus in ritardo o stipati di passeggeri Anche il sindaco di Borore denuncia continui problemi. La replica dell’azienda
04 dicembre 2019
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MACOMER. Studenti pendolari sul piede di guerra. «Siamo stanchi dei continui disagi provocati dai pullman dell'Arst», ha tuonato Simone Pinna, rappresentante di classe della terza B del liceo scientifico Galileo Galilei. «Da quando il nuovo anno scolastico è iniziato, quasi quotidianamente gli autobus arrivano in ritardo o peggio – denuncia – non passano per niente». Questa, almeno secondo le dichiarazioni del portavoce dei 33 ragazzi di Sindia iscritti nei vari istituti superiori macomeresi, sarebbe la situazione. «Considerato che il pullman delle 7:30 arriva in paese già carico di passeggeri – prosegue Simone Pinna – siamo costretti a prendere quello successivo delle 7.45. I posti, però, non sono sufficienti, quindi la gran parte di noi è costretta a viaggiare in piedi o a rinunciare a salire a bordo. È capitato persino – prosegue lo studente – di essere partiti da Sindia alle 9 per giungere a destinazione 20 minuti dopo. La diretta conseguenza è stata la perdita della prima ora di lezione a scuola. Circostanze di questo genere sono inaccettabili», tuona Simone Pinna. «Chiediamo che al più presto si trovino soluzioni concrete per risolvere il problema. Se l'Arst non correrà ai ripari, saremo costretti a servirci di un autobus privato pur di garantirci il diritto allo studio. Almeno lì, si spera – conclude sarcastico il rappresentante di classe – nelle giornate di pioggia l'acqua non gocciolerà sui sedili».
A onor del vero, nell'ultima settimana si sono riscontratiproblemi anche a Borore. «Le segnalazioni fatte dagli alunni e dai loro genitori, sono state diverse», dice il vice sindaco, Mario Trazzi. «A quanto ci è stato riferito, lo scorso 26 novembre il pullman delle 7.46 diretto a Macomer non è arrivato nel piazzale di sosta, così la maggior parte dei ragazzi è stata costretta a trovare una soluzione alternativa. La medesima cosa si è verificata lunedì 2 dicembre». «Il mezzo – fa sapere l'Azienda regionale sarda trasporti – ha subìto un guasto tecnico durante il tragitto, per questo non è stato in grado di raggiungere Borore. Intorno alle 7.55, del 26 novembre, però – assicura l'Arst – è arrivato un bus sostitutivo che ha portato direttamente a scuola gli studenti che erano rimasti ad aspettarlo. Per quanto riguarda il 2 dicembre, la corsa è stata effettuata, ma con 10 minuti di ritardo, creando disagi anche agli studenti provenienti da Sedilo». In merito alla tratta Sindia-Macomer, l'Arst fa sapere che «nelle stesse giornate il pullman non ha effettuato una corsa e che quattro ragazzi di Sindia per non viaggiare in piedi, su un altro mezzo in arrivo da Tresnuraghes, hanno preferito scendere per protesta». Queste le comunicazioni ufficiali dell'azienda.
A onor del vero, nell'ultima settimana si sono riscontratiproblemi anche a Borore. «Le segnalazioni fatte dagli alunni e dai loro genitori, sono state diverse», dice il vice sindaco, Mario Trazzi. «A quanto ci è stato riferito, lo scorso 26 novembre il pullman delle 7.46 diretto a Macomer non è arrivato nel piazzale di sosta, così la maggior parte dei ragazzi è stata costretta a trovare una soluzione alternativa. La medesima cosa si è verificata lunedì 2 dicembre». «Il mezzo – fa sapere l'Azienda regionale sarda trasporti – ha subìto un guasto tecnico durante il tragitto, per questo non è stato in grado di raggiungere Borore. Intorno alle 7.55, del 26 novembre, però – assicura l'Arst – è arrivato un bus sostitutivo che ha portato direttamente a scuola gli studenti che erano rimasti ad aspettarlo. Per quanto riguarda il 2 dicembre, la corsa è stata effettuata, ma con 10 minuti di ritardo, creando disagi anche agli studenti provenienti da Sedilo». In merito alla tratta Sindia-Macomer, l'Arst fa sapere che «nelle stesse giornate il pullman non ha effettuato una corsa e che quattro ragazzi di Sindia per non viaggiare in piedi, su un altro mezzo in arrivo da Tresnuraghes, hanno preferito scendere per protesta». Queste le comunicazioni ufficiali dell'azienda.