La Nuova Sardegna

BOSA. Confrontare le varie cucine locali per promuovere i prodotti del territorio e contemporaneamente creare un momento didattico di aggregazione tra gli studenti delle diverse scuole aderenti in piena armonia con i principi della inclusione. Sono questi i capisaldi del concorso Ajò Un piatto speciale bandito, grazie al sostegno della Regione Sardegna, dall’istituto di istruzione superiore G.A. Pischedda di Bosa. Che venerdì 13 dicembre nei locali della scuola alberghiera vedrà confrontarsi ben otto squadre, sette in arrivo da altri istituti dell’isola e una dal continente, nella realizzazione e composizione di un piatto tipico. Oltre alla squadra del Pischedda infatti hanno aderito quelle degli istituti Ipsar di Oristano (Deodato Meloni), Arzachena, Budoni, Alghero, Tortolì e Iglesias, mentre da Genova saranno presenti docenti e alunni dell’istituto Bergese. “Ciascuna squadra è formata da due allievi, uno con disabilità. Perchè il progetto vede tra i suoi fondamenti quello di favorire l’inclusione oltre alla socializzazione ed alla promozione delle cucine regionali” spiega il coordinatore del dipartimento di sostegno dell’A.G. Pischedda Antonio Michele Pinna, coadiuvato dal collega responsabile per l’enogastronomia Salvatore Longu nella scuola guidata dalla dirigente Rosella Uda. Gli allievi di ciascuna squadra quindi collaboreranno in un confronto “peer to peer” nella realizzazione del piatto proposto, che mira alla valorizzazione della cucina locale ed al confronto tra le varie culture gastronomiche. La commissione giudicatrice, che poi attribuirà i tre premi in palio, sarà presieduta dalla dirigente del Pischedda e da docenti di sostegno ed enogastronomia. La presenza di ragazzi e insegnanti a Bosa non si fermerà al 13 dicembre, perché il giorno seguente sono previste le visite guidate nella città del Temo e nei principali siti culturali e paesaggistici della Planargia.