La Nuova Sardegna

Nuoro

Suape lumaca, Corrias all’attacco

Il consigliere regionale interroga la giunta sul caso dello sportello di Tortolì

18 dicembre 2019
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TORTOLÌ. Suape (Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia) di Tortolì : il consigliere regionale ogliastrino del Pd, Salvatore Corrias, lunedì ha presentato un’interrogazione al presidente della giunta e all’assessore agli Enti locali «sui disservizi del servizio Suape (con sede a Tortolì) dell’Unione dei Comuni del Nord Ogliastra e sull’esigenza di modificare quanto stabilito dall’articolo 4 “Istituzione del Suape” dell’allegato A». Corrias chiede di sapere «se abbiamo contezza degli annosi ritardi che si registrano nelle attività degli uffici Suape e sul fatto che il passaggio delle competenze alle Unioni dei Comuni potrebbe determinare ulteriori aggravi». E ancora, se intendano attivare misure urgenti «idonee a snellire e accelerare le attività i capo agli uffici Suape attivi al momento».

Nella sua interrogazione il consigliere regionale dem ricorda che l’Unione dei Comuni del Nord Ogliastra attualmente è servita da un ufficio Suape, gestito in forma associata, mediante convenzione, tra i Comuni di Tortolì, Barisardo, Baunei, Girasole, Lotzorai, Perdasdefogu, Talana, Triei, Urzulei, Villagrande Strisaili.

«La gestione dell’ufficio Suape – fa rilevare Corrias – è demandata al Comune di Tortolì, al quale sono state delegate le relative funzioni nella sua qualità di ente capofila. Acclarato che l’attività dell’ufficio Suape gestito dal Comune di Tortolì è paralizzata e si registra un ritardo inaccettabile nell’iter di espletamento delle pratiche, che giacciono (lo scorso mese di era parlato di circa 1500, ndr) sulle scrivanie dei funzionari per mesi senza venire istruite».

Per il consigliere regionale Salvatore Corrias questo disservizio determina un rallentamento della già debole economia locale «poiché attraverso il Suape passano le istanze di apertura di nuove attività commerciali, gli ampliamenti delle strutture, le pratiche agricole, e altro». Alcune pratiche sono ferme in fase di istruttoria da anni «e perfino alla semplice protocollazione, che dovrebbe avvenire in due giorni lavorativi, si dà risposta in alcuni mesi». (l.cu.)

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