La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, la protesta di cento operai Forestas

di Mauro Piredda
Siniscola, la protesta di cento operai Forestas

I precari chiedono la stabilizzazione. Il sindaco: «Incontreremo Solinas per superare gli ostacoli»

27 dicembre 2019
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SINISCOLA. Natale amaro per gli operai semestrali dell’agenzia Forestas che, oltre un centinaio in alta Baronia (47 a Siniscola, 50 a Lodè una decina a Torpè), non sanno quando e se cominceranno a lavorare. L’agitazione tra i lavoratori forestali monta in tutta l’isola, ma la fetta più grande è nel Nuorese-Ogliastra con un migliaio di maestranze su un totale di 1200 (1500 aggiungendo i trimestrali del Goceano). Una situazione che rischia di esplodere con l’avvicinarsi della data di inizio turno che, ogni anno, coincideva con il 2 gennaio. Non è quindi bastata la manifestazione dei confederali dello scorso 10 dicembre a Cagliari, sotto il palazzo della Regione. In cantiere ce n’è un'altra per il 7, sempre nel capoluogo, ma gli operai stanno chiedendo alla politica di intervenire per poter emendare le leggi regionali 43/2018 e 6/2019. Nelle scorse ore una delegazione di lavoratori (secondo i quali lo stallo, in assenza di una legge sulle stabilizzazioni, è stato determinato anche da un ricorso sindacale e dalla successiva sentenza del tribunale di Nuoro contro Forestas) ha persino incontrato il primo cittadino siniscolese Gian Luigi Farris: «Sono molto preoccupato, ma sono in contatto con gli altri sindaci e con alcuni consiglieri e assessori regionali. Contiamo di incontrare al più presto il presidente Solinas per superare questi ostacoli». Il problema riguarda le risorse che attualmente parrebbero non esserci. La piattaforma della manifestazione del 10, indetta da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali davanti a Villa Devoto, oltre al punto sulla certezza della stabilizzazione a tempo indeterminato dei precari entro il 31 dicembre, si focalizzava sulle seguenti altre richieste: risorse aggiuntive per l’applicazione delle leggi 43 e 6 allo scopo di ottenere un miglioramento delle condizioni dei dipendenti; lo stanziamento di risorse per gli operai a tempo determinato esclusi della legge 6; il pagamento degli arretrati dell'indennità di vacanza contrattuale; la nomina di un commissario straordinario con l’obiettivo firmare le assunzioni dal 1° gennaio 2020. Nel territorio alto baroniese il settore della forestazione è di primaria importanza, anche in funzione del parco di Tepilora che si candida ad essere un volano per lo sviluppo di un territorio particolarmente colpito dalla deindustrializzazione e dalla crisi del commercio. Tra i lavoratori forestali semestrali vi sono inoltre autisti (spesso utilizzati nelle operazioni antincendio), motoseghisti, falegnami e muratori. Professionalità formatesi negli anni e sulle quali la Regione ha investito tempo e denaro. La questione, al di là del dato economico-sociale, ha quindi anche a che fare con le competenze di un settore importante.

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