La Nuova Sardegna

Nuoro

Le strade di Orune animate dal presepe vivente

Le strade di Orune animate dal presepe vivente

Grande successo della rappresentazione della Natività in una serata ricca di forti emozioni

31 dicembre 2019
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ORUNE. Grande e plebiscitario successo per il presepe vivente che ha animato le strade del centro storico di Orune. La sera del 28 dicembre il piccolo paese, abbarbicato sui monti, si è trasformato in un’antica Betlemme regalando al pubblico numerosissimo uno spettacolo unico ed emozionante. «È stata una vera apoteosi – ha detto soddisfatta l’assessora alla politiche sociali, Maria Rosaria Chessa –. Quest’anno c’è stato un maggiore coinvolgimento di adulti che con serietà e impegno hanno risposto all’invito degli organizzatori. Rispetto all’anno scorso abbiamo migliorato tanto e siamo conviti che possiamo fare ancora di più».

La rappresentazione itinerante della Natività con i figuranti vestiti con i costumi tradizionali del paese e con abiti d’epoca, è partita con il suono delle launeddas del gruppo di Villaputzu. In vari angoli del paese Sas tripides de Su Cossolu, i ragazzi del comitato della Beata Vergine del Carmelo 2020, gli operatori del Ceas, la bibliotecaria, l’associazione Eminas, il gruppo folk Santu Sidore e il mini folk Santa Lulla, i gruppi parrocchiali, e le voci del coro Incantos hanno portato in scena spaccati di vita quotidiana, riscoprendo il Vangelo vivo attraverso l’evento della nascita di Gesù. Negli angoli più suggestivi e nelle antiche case del paese, sono state realizzate le locande alle quali Maria e Giuseppe, rappresentati in modo singolare da due giovani orunesi, hanno chiesto rifugio. Bellissima Casa Murgia che ha ospitato tante storie locali, così come “sa untana manna” luogo di ritrovo delle donne che oltre a lavare i panni passavano in rassegna le ultime novità del paese.

Ed ecco i dottori della legge e l’arrivo dei tre Magi giunti in sella a un asino dopo aver seguito la stella cometa: ogni singolo elemento aveva una precisa collocazione e un significato particolare. La Sacra Rappresentazione della natività, una delle pagine più belle del Vangelo quest’anno, è stata vissuta con grande intensità.

A completare la narrazione un gruppo di giovanissimi che nella piazza della chiesa hanno dato vita a una rappresentazione teatrale, seguita poi dalla voce dell’attrice Teresa Davoli.

Ha chiuso la serata Giovanna Moreddu, bibliotecaria del paese che usando le parole del fantastico monologo di Roberto Benigni sui amore e felicità, e proiettando alcune immagini significative ha inviato un messaggio: «Affrettiamoci ad amare, noi amiamo sempre troppo poco e tardi... Perchè se non trovate niente ora non troverete niente mai più, è qui l’eternità, dobbiamo dire sì alla vita, dobbiamo dire un sì talmente pieno alla vita che sia capace di arginare tutti i no».

E questo è stato l’augurio che l’amministrazione guidata dal sindaco Pietro Deiana, ha inviato alla comunità perché il paese possa vivere sempre in unione e fratellanza proprio come la sera del 28 dicembre. (k.s.)

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