La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottana punta sulla tutela archeologica

di Federico Sedda
Ottana punta sulla tutela archeologica

Nasce un percorso naturalistico che prevede il recupero di un antico capanno

03 gennaio 2020
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OTTANA. Il 2020 porterà in dote a Ottana il primo percorso naturalistico organizzato da mettere a disposizione degli escursionisti e degli appassionati dei siti ambientali e archeologici. La giunta comunale, presieduta dal sindaco Franco Saba, ha approvato a fine dicembre 2019 il progetto esecutivo-definitivo con tutti gli elaborati tecnici e progettuali allegati. “Si tratta – fa sapere il primo cittadino - di un intervento di 270mila euro destinato a realizzare un percorso naturalistico che porti a Sa punta ‘e sa zittade, un’area archeologica-ambientale situata a monte Nieddu, nelle campagne di Ottana. Il progetto prevede anche la ristrutturazione di un vecchio capanno che sarà adibito a punto di ritrovo di visitatori ed escursionisti. Il tutto a vantaggio della valorizzazione turistica della zona che presenta siti archeologici e ambientali di grande interesse”.

Il progetto, i cui lavori saranno appaltati a breve scadenza, rientra nell’ambito del programma di sviluppo territoriale “Su Suercone, ambiente identitario”, finanziato dalla Regione con 10milioni di euro. Il piano di sviluppo interessa tutti i comuni della Comunità montana del Nuorese, Gennargentu, Supramonte e Barbagia, con interventi specifici nei paesi di Dorgali, Mamoiada, Fonni, Ottana, Orotelli, Orani e Orgosolo.

Il progetto predisposto dall’ente comprensoriale è stato ora approvato dal Comune di Ottana. Rimane soltanto da definire la gara d’appalto dei lavori che riguarderanno il ripristino della vecchia mulattiera che porta al sito archeologico “Sa punta ‘e sa zittade”, dove si trovano due muraglie megalitiche (periodo tra il 4.500 e il 1.500 a.C.). “La prima muraglia – fa sapere il sindaco, Franco Saba, esperto conoscitore del territorio ed escursionista pure lui – delimita un’area di circa 600 metri quadrati, mentre la seconda si estende su un’area di circa 300 metri quadri. Sul terreno sono visibili gli architravi e i paramenti murari”.

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