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Nuoro

Bolotana, per l’oasi di Badde Salighes un futuro pieno di incognite

di Giulia Serra
Bolotana, per l’oasi di Badde Salighes un futuro pieno di incognite

Il bando per la gestione di Villa Piercy, del parco e dell’erbario resta nel cassetto. L’Unione dei comuni lo aveva annunciato nel 2018 per incentivare il turismo

04 gennaio 2020
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BOLOTANA. All’Unione dei Comuni del Marghine si è tornati a parlare del sito di Badde Salighes, la località montana in territorio di Bolotana dal fascino indiscusso, che rimanda gli echi dello sviluppo pionieristico ad opera di Benjamin Piercy, l’ingegnere britannico incaricato di costruire le ferrovie in Sardegna e che, alla fine dell’Ottocento, diede vita proprio nel territorio del Marghine a una azienda agricola all’avanguardia. Oggi di quell’imprenditorialità lanciata verso il progresso resta un patrimonio pubblico d’eccellenza a spiccata vocazione turistica, costituito dalla villa stile inglese che fu dei Piercy, l’inestimabile giardino botanico dalla ricchezza e varietà unica in Sardegna, l’ex caserma dei Carabinieri a cavallo con annessa scuderia a due passi dalla stessa villa, trasformata negli anni Ottanta in una struttura ricettiva composta da bar, ristorante e una decina di stanze, e la xiloteca. Tutto chiuso, da anni. Si aspetta un rilancio del sito, ma l’ingranaggio sembrerebbe essersi bloccato.

Non a caso il passaggio su Badde Salighes all’Unione dei Comuni, ente proprietario su cui ricade la responsabilità della sua conservazione e del suo sviluppo, non riguarda l’attivazione di una procedura a lungo termine per strappare la perla montana dall’incuria e dell’abbandono, ma risponde all’esigenza di concedere un’autorizzazione all’associazione che da qualche anno opera in loco, “Badde Salighes borgo autentico di Sardegna”, che aveva avanzato la richiesta di utilizzo di villa Piercy per le giornate del 28 e 29 dicembre per attività che nella delibera non risultano specificate. Proprio per la gestione della villa, del parco e dell’erbario-xiloteca, l’ente avrebbe dovuto pubblicare già dall’estate 2018 il bando per l’assegnazione, dopo che la scadenza dei termini della precedente gestione, affidata alla cooperativa PassiFlora, aveva comportato dal luglio di quell’anno lo stop dell’unica attività di accoglienza e guida specialistica all’importante sito storico e botanico e la chiusura del centro di educazione ambientale di Badde Salighes.

Dall’ente sovracomunale assicurano che a breve il bando sarà pronto, ma fino alla sua effettiva pubblicazione e al risultato concreto della sua assegnazione, il futuro ricettivo e turistico di quello che fu il regno dei Piercy sembrerebbe restare sospeso e sfuocato, quasi in attesa di tempi migliori. Intanto l’associazione Badde Salighes, che conta tra i suoi fondatori anche il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas e che ha presentato lo scorso anno un progetto di sviluppo del territorio, nella sua istanza ha chiesto di poter utilizzare per le sue attività la villa e la xiloteca per numerose giornate da qui al mese di giugno.

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