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Nuoro

Doneddu: sì al bilancio con soli 4 voti

Doneddu: sì al bilancio con soli 4 voti

Gairo, attacco del consigliere di minoranza: «Uno spettacolo mediocre»

08 gennaio 2020
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GAIRO. Il Comune di Gairo è uno degli otto paesi ogliastrini in cui a maggio si terranno le amministrative. I rapporti fra la maggianza guidata dal sindaco Franco Piras e l’opposizione non sono mai stati buoni. Ora a tuonare contro l’esecutivo è il consigliere di minoranza Pietro Doneddu. «È calato il sipario – afferma – e la scena è finita in modo malinconico. L’ultimo bilancio di legislatura è approvato col voto di soli quattro consiglieri sugli otto eletti nella lista vincente. Come gli spettacoli mediocri, la riunione è stata tenuta in orario di basso ascolto e in totale assenza di cittadini, coerentemente con quanto avviene da un anno, alle 9 del mattino. Inutili i richiami di tanti consiglieri e la contrarietà dei cittadini che lamentavano la scomodità dell’orario». Per Doneddu, non sarebbe mai stato instaurato il confronto democratico «non solo con i consiglieri esterni al direttorio, ma con l’intera comunità». Poi ricorda che, a suo parere, le deliberazioni, dopo un brevissimo periodo iniziale, sarebbero state assunte «sempre con maggioranze di 5-6 elementi sui 13 di competenza».

Doneddu richiama l’eccezione molto significativa dell’approvazione del Puc.

«Nel voto favorevole di maggioranza e opposizione – specifica il consigliere – sono stato l’unico fuori dal coro. Quelle voci concordi non mi sono piaciute. La Regione, come noto a tutti, lo ha travolto impietosamente subissandolo di decine di osservazioni. In vista dell’approvazione di una delibera fondamentale sotto l’aspetto economico e urbanistico, si è mai aperto il pubblico dibattito sul tema della valorizzazione delle terre pubbliche? Era stata già respinta dalla Regione e bisognava analizzarne tutti i delicati aspetti per evitare rischi di una nuova bocciatura».

Il consigliere di minoranza rimarca che le terre pubbliche appartengono all’intera comunità che deve assolutamente essere coinvolta nel processo decisionale. E dopo avere parlato di non certo brillanti risultati conseguiti dall’assessorato alle Opere pubbliche, elenca quelle che, a suo parere, sono altre pecche dell’esecutivo.

«Vedasi – evidenzia Doneddu – la cabina elettrica non trasferita e l’impianto nuovo non realizzato nonostante la situazione di emergenza che provoca interruzione di energia in concomitanza con ogni evento temporalesco. Il rifornitore chiuso dopo 30 anni di attività con posto di lavoro perso e conseguente mancato reddito privato e comunale». Oltre a quello che definisce «il rapporto conflittuale rispetto a Su Sirboni». (l.cu.)

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