La Nuova Sardegna

Nuoro

Confindustria: se chiude il porto turistico è la fine

di Lamberto Cugudda
Confindustria: se chiude il porto turistico è la fine

Il presidente della associazione Bitti interviene dopo le minacce di abbandono della Turismar

10 gennaio 2020
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ARBATAX. «Porto turistico Turismar di Arbatax: la chiusura avrebbe effetti devastanti per tutto il territorio». A sostenerlo è il presidente di Confindustria Sardegna Centrale, Giovanni Bitti, per il quale serve «il massimo impegno da parte dei soggetti preposti e la massima unità e condivisione di intenti». Per Bitti si deve prendere in mano la situazione con la collaborazione di tutti affinché si possa uscire da questa situazione di emergenza «che sta già avendo conseguenze importanti sulla prossima stagione turistica».

Il presidente di Confindustria Sardegna Centrale è chiaro:. «Al di là delle direttive ministeriali e delle questioni tecniche – precisa – occorre considerare la sostenibilità degli aumenti tariffari della gestione rifiuti per il concessionario, e a cascata per i diportisti finali. Auspichiamo un intervento della Regione e del Comune per risolvere l’impasse e consentire la prosecuzione delle attività del porto turistico in condizioni di competitività e sostenibilità e salvaguardando realtà produttive e professionalità che in questi decenni hanno contribuito allo sviluppo turistico del Marina Turismar».

Per Bitti si deve quindi trovare una soluzione per evitare l’ennesimo pesantissimo schiaffo a un territorio già fortemente penalizzato «dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi e indebolito da un grave malessere economico e sociale; gli effetti della chiusura del Marina Turismar sarebbero devastanti per un territorio già in ginocchio con aziende in sofferenza in tutti settori produttivi». Confindustria Sardegna Centrale rimarca come sarebbero gravissime le conseguenze sul settore turistico e della nautica da diporto «che dà un contributo economico importante e su cui in questi anni si sta puntando molto come settore strategico per tutta l’Ogliastra».

L’Associazione degli industriali è molto preoccupata, anche perché quanto sta accadendo toglie il fiato a qualsiasi prospettiva di rilancio economico del territorio. «Oltre a centinaia di posti barca che verrebbero d’un colpo cancellati – conclude l’intervento di Giovanni Bitti sul porto turistico Turismar di Arbatax – si aggiungono le cinque società di noleggio gommoni e i posti di lavoro persi. Occorre anche considerare gli effetti sulle attività dell’indotto, a partire dalla ristorazione e dal settore alberghiero, con conseguenze a cascata per tutti gli altri comparti. Senza più un porto turistico, e un porto passeggeri e commerciale con una operatività già fortemente compromessa, l’Ogliastra rischia sempre più l’isolamento».

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