La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, al via i riti di Su Ramasinu

di Mauro Piredda
Siniscola, al via i riti di Su Ramasinu

Pronte le frasche per il grande falò di domani in onore di Sant’Antonio abate

15 gennaio 2020
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SINISCOLA. Con la tradizionale processione de “Su Ramasinu”, svoltasi domenica pomeriggio a Siniscola, sono iniziati i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio abate. Diverse compagnie (un carro trainato dai buoi nel rispetto della tradizione ha anticipato i trattori con rimorchio) hanno partecipato depositando in piazza “sa frasca” intorno al palo della catasta che sarà data alle fiamme domani, giovedì sedici gennaio, riproponendo il classico rituale dopo la messa delle 17.00. Con “Su Ramasinu” la comunità siniscolese si incontra nel primo appuntamento collettivo del nuovo anno. Intorno a esso vi sono le aspettative di quanti vorrebbero un ritorno alla tradizione ormai a tratti intaccata dai decibel delle casse che diffondono musica elettronica. Ma le aspettative hanno anche a fare con le limitazioni imposte per motivi di pubblica sicurezza che hanno preso piede dallo scorso anno (con discussioni che hanno coinvolto l’intera comunità).

“Su Ramasinu” è stato una festa, fra inviti (“cumbidos”) di vino e pistiddos (il dolce tipico di Sant’Antonio), musica suonata in corteo dall’organettista Gianluigi Doddo, decorazioni dei carri con le arance. “Su Ramasinu” è stato anche un coinvolgente ricordo di Emanuele Tancale, il ragazzo che ha perso la vita un anno fa, al termine delle manifestazioni carnevalesche, investito lungo la Strada provinciale 3 che collega Siniscola alla sua principale frazione marina. La compagnia che ha portato il suo nome ha esposto sul trattore (guidato dallo zio Giuseppe Mulargia) un manifesto con un pensiero tutto per lui: «Gli anni scorsi eri l’anima di questa festa, vogliamo ricordarti con quel che ti piaceva fare pi di ogni altra cosa e ora che non ci sei pi teniamo bene a mente i ricordi passati assieme nella giornata di oggi».

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