La Nuova Sardegna

Nuoro

Un nuovo giallo sul ponte di Oloè

Paolo Merlini
Un nuovo giallo sul ponte di Oloè

La Provincia contraddice se stessa in due diverse comunicazioni: l’apertura slitta per lavori, anzi no

26 gennaio 2020
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NUORO. C’è un nuovo giallo sul ponte di Oloè, il viadotto sulla strada provinciale 46 che collega Oliena e Dorgali chiuso al traffico quasi ininterrottamente dal 2013. Il mistero questa volta riguarda la sua riapertura, dopo il recente dissequestro da parte della magistratura, prevista per martedì 28 gennaio. Aprirà o non riaprirà? Ieri pomeriggio le redazioni di stampa e tv, ma non solo quelle, perché all’elenco vanno aggiunte forze dell’ordine e amministrazioni comunali interessate, sono entrate in fibrillazione perché dalla Provincia sono arrivate, nel giro di un paio d’ore, comunicazioni in totale contraddizione tra loro. Un cortocircuito burocratico che ha provocato confusione e incredulità nei numerosi destinatari delle missive, al punto che solo in tarda serata si è potuto comprendere cosa fosse accaduto. O quasi.

La prima comunicazione, arrivata per posta elettronica e per fax nella tarda mattinata, firmata dal dirigente dei Lavori pubblici Antonio Gaddeo, sosteneva che la riapertura della strada il prossimo martedì sarebbe slittata a una data «ancora da determinare». In sostanza si è trattato di un’ordinanza che annullava la precedente del giorno prima che disponeva la riapertura della strada. Motivazione? «Le operazioni di pulizia e sgombero del cantiere e di realizzazione della obbligatoria segnaletica orizzontale subiranno, a causa dell’umidità del manto stradale, un leggero ritardo sul crono programma prestabilito», è scritto nel provvedimento. La notizia suscita sconcerto, e anche un po’ di ilarità, in particolare tra le popolazioni di Oliena e Dorgali, che sull’effettiva riapertura della strada provinciale qualche dubbio hanno continuato a nutrirlo dopo l’annuncio trionfale dei giorni scorsi.

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Ma il mistero si è infittito appena due ore dopo, quando dalla stessa Provincia è arrivata una nuova comunicazione, questa volta a firma del commissario straordinario Costantino Tidu, che annunciava una conferenza stampa per martedì mattina e la riapertura della strada. A una prima lettura, insomma, la Provincia contraddiceva se stessa, anche se a ben guardare nella nota si parla di una conferenza stampa e non viene indicato l’orario del taglio del nastro (che era previsto per le 13 di martedì).

A questo punto i destinatari della comunicazione si sono convinti di trovarsi di fronte a una delle classiche fake news. Cioè a una notizia falsa messa in giro ad arte da qualche buontempone per screditare l’immagine della Provincia, che qualche gaffe nella lunga storia di Oloè l’ha di certo commessa. Scattano le verifiche, che non riguardano solo le redazioni dei giornali e delle tv ma anche tutti gli altri destinatari della nota. I sindaci di Oliena e Dorgali sembrano certi che la strada non verrà riaperta martedì. «Sono francamente sconcertata», dice Itria Fancello, sindaca cinquestelle di Dorgali. Le forze dell’ordine invece confermano l’apertura.

La soluzione del caso – ma quando si parla di Oloè è meglio non mettere la mano sul fuoco – arriva in tarda serata per bocca del commissario straordinario Tidu. Il quale conferma la conferenza stampa del martedì mattina, e la riapertura della strada nei tempi previsti, cioè alle ore 13. Ma cosa è accaduto? L’ordinanza di riapertura è stata davvero annullata? «Sì, c’era un errore nella formulazione, lunedì ne faremo un’altra e la strada riaprirà». E la segnaletica? «Ci sarà anche quella», dice Costantino Tidu. Si accettano scommesse.

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