La Nuova Sardegna

Nuoro

Cantieri verdi, persi i finanziamenti regionali

di Giulia Serra
Cantieri verdi, persi i finanziamenti regionali

Macomer, la notizia è stata data dall’ex sindaco Uda: «Come cancellare opportunità di lavoro»

07 febbraio 2020
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MACOMER. È fuoco incrociato sulla Giunta che guida Macomer, che finisce nuovamente al centro delle polemiche per aver perso il finanziamento regionale per i cantieri verdi dell'annualità 2019. La notizia, contenuta nella relativa delibera della giunta regionale, risale in realtà all'estate dello scorso anno. Passata del tutto inosservata per sette mesi, è rimbalzata sul profilo social dell’ex sindaco Riccardo Uda, dimessosi dalla carica di consigliere di minoranza insieme a tutto il gruppo di Uniamoci di Macomer nello scorso mese di novembre come atto di protesta a fronte della scelta della maggioranza di proseguire col mandato amministrativo nonostante il terremoto giudiziario che ha travolto il capoluogo del Marghine portando il sindaco Antonio Onorato Succu agli arresti domiciliari. «Come cancellare opportunità di lavoro per non saper fare il proprio dovere» ha commentato Uda pubblicando la delibera regionale che, tra l'altro, esplicita le ragioni della mancata assegnazione dei contributi, che sono destinati solo ai Comuni che entro giugno 2019 abbiano trasmesso agli uffici la documentazione che attesti l’avvio di tutti i lavori finanziati fino all'annualità 2016. Il Comune di Macomer, evidentemente inadempiente, resta fuori dal finanziamento insieme a Domusnovas e i fondi a loro destinati, 450mila euro in totale, vengono spalmati in quote da 30mila euro sui Comuni virtuosi che non sono stati interessati da provvedimenti di revoca dei finanziamenti e che hanno avviato anche i lavori dell'annualità 2017. Nel Marghine ad essere premiati sono Borore e Noragugume, che oltre al contributo di 70mila euro, si vedono assegnati ulteriori 30mila euro ciascuno, mentre il Comune di Bolotana incassa solo la prima quota. La notizia dell’esclusione di Macomer dal finanziamento, tema d’interesse collettivo in quanto i cantieri verdi rappresentano una vera boccata di ossigeno per chi vive una difficoltà lavorativa ed economica, ha agitato ulteriormente le acque della comunità macomerese ed è stata rilanciata e commentata sul web come fosse un’altra tegola su una Giunta che attraversa da mesi una fase complessa. Se Gina Falchi, candidata poi ritiratasi dalla corsa per la carica di sindaca alle scorse amministrative, e attualmente attivista del comitato No Cpr, ha tradotto nell'hashtag #AmministrazioneIncompetente il suo pensiero sulla vicenda, il Forum per la Rinascita ha reiterato la richiesta di dimissioni della Giunta: «Le conseguenze dell’incapacità delle giunte Succu a programmare e gestire le risorse – ha commentato il Forum – verranno pagate dai disoccupati e ci sembra che la Giunta dovrebbe trovare in questo gravissimo danno causato alla città un’ulteriore motivazione per sgomberare il campo e consentire agli elettori di dare in tempi rapidi una nuova amministrazione a Macomer».

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