La Nuova Sardegna

Nuoro

«Fonni, la polstrada chiude i battenti» il caso al Governo

di Giovanni Melis
«Fonni, la polstrada chiude i battenti» il caso al Governo

Interrogazione del deputato Deidda al ministro dell’Interno Da Tonara a Desulo la protesta dei Comuni: cade un presidio

09 febbraio 2020
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FONNI. «Abbiamo perso Ozieri, Orosei ha grosse lacune e lo stesso vale per il commissariato di Tempio. Ora accade a Fonni, distaccamento che avevamo visitato il luglio scorso, apprezzando la cospicua attività svolta al servizio della popolazione» dice il deputato Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia) che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno chiedendo di fermare «questo ennesimo taglio». Il taglio in questione è quello che sta per abbattersi sul distaccamento di polizia stradale di Fonni.

«Della chiusura del distaccamento della polizia di Fonni se ne parlava da tempo considerato che il personale che veniva trasferito non era sostituito ma ora è scritto nel Piano di razionalizzazione nazionale della polizia stradale» sottolinea il parlamentare.

«In fatto di tagli e chiusure di uffici pubblici – dice Deidda – la Sardegna ha già dato tanto, così come hanno già dato la Barbagia e il Nuorese».

«Il territorio ha bisogno di un servizio così importante anche perché copre una vastissima area ed è dislocata in punto strategico del territorio, per questo è impensabile che si chiuda mentre come amministratori locali ne chiedevamo il potenziamento qualche mese, visitando proprio la sede con il sindaco di Tonara Flavia Loche» aggiunge Maurizio Cadai, portavoce provinciale di Fdi Nuoro e vicesindaco di Belvi. Contro la chiusura anche il sindaco di Desulo Gigi Littaru, che ricorda come la polizia stradale di Fonni è un presidio che garantisce la sicurezza delle nostre strade di montagna. Si pensi solo al servizio che fanno durante le nevicate sulla Desulo-Fonni e nella strada statale a scorrimento veloce 389.

«Fonni è un centro importante dal punto di vista economico e turistico, vivace ed in crescita grazie agli investimenti privati dei suoi cittadini. Purtroppo, ogni volta che c’è la necessità che le Istituzioni dimostrino la loro determinazione, si tirano indietro per qualche operazione ragionieristica» denuncia il deputato Salvatore Deidda.

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