La Nuova Sardegna

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Nuoro, paura in via La Porta: «Quei massi ci cadranno addosso»

Alessandro Mele
Nuoro, paura in via La Porta: «Quei massi ci cadranno addosso»

Residenti terrorizzati. L’assessore Dettori: ora l’appalto per il muraglione

18 febbraio 2020
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NUORO. L’istallazione di un cartello stradale di pericolo caduta massi potrebbe non bastare a far sentire più tranquilli un gruppo di residenti di via Raffaele La Porta, che vivono faccia a faccia con un mastodontico muro di contenimento che giorno dopo giorno si sta sbriciolando. La costruzione, alta e lunga diversi metri, che è di pertinenza comunale e risale agli anni Ottanta, dalla chiesa di San Paolo ricade proprio sulla via. È qui che quotidianamente i residenti, e non solo, fanno i conti con numerosi pericoli derivanti dal muraglione e da un’intera via urbanizzata a metà: «Partiamo dal muro di contenimento – denuncia un gruppo di cittadini –. Già da giugno scorso appariva notevolmente compromesso l’intonaco tanto che sono crollati numerosi pezzi. Siamo stati costretti a richiedere un intervento dei vigili del fuoco e degli uffici comunali competenti, che hanno dato mandato di scrostare le parti pericolanti, transennare e sistemare due divieti di sosta. È evidente che si è trattato di una soluzione tampone dato che la caduta di massi anche di grandi dimensioni non si è arrestata».

Di fatto si tratta di un muro costruito a metà: «La costruzione si ferma a metà della via – fa notare il gruppo di cittadini –, mentre la parte restante ne è totalmente sguarnita ed è proprio da qui che nascono i problemi: l’erosione dovuta al passaggio dell’acqua che arriva con le grandi piogge stagionali, sta letteralmente frantumando la parete rocciosa. A questo punto neanche il piazzale della chiesa è più sicuro perché presto o tardi la ringhiera che dovrebbe proteggere il parapetto verrà giù insieme ai massi». Il muraglione non è l’unico problema: «La strada non è completamente urbanizzata – lamentano ancora i residenti –, mancano i marciapiedi e i canali di scolo dell’acqua piovana che si deposita creando infiltrazioni e danni alle nostre case. Chiediamo che inizino i lavori di riqualificazione del muraglione, ma anche la sistemazione di una rete metallica di sicurezza sulla parete rocciosa oltre al completamento dei lavori di urbanizzazione. È un nostro diritto». Sulla questione interviene il consigliere comunale di opposizione Paolo Fadda: «Ne avevo già parlato con il sindaco – dice – quando una determinazione di giunta del 2 luglio 2019 ha stanziato 50mila euro come intervento di manutenzione straordinaria. L’8 ottobre 2019 in apertura del Consiglio sollecitavo l’intervento e chiedevo che a bilancio approvato si iniziassero immediatamente i lavori. A metà novembre un’impresa provvedeva a scrostare ulteriormente gli intonaci pericolanti ma da allora più nulla. Se fossi il sindaco o l’assessore competente non dormirei la notte pensando ai massi che possono cadere». Immediata la risposta sul tema dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Gianni Dettori: «I lavori sono già stati appaltati – sottolinea –, è stata individuata l’impresa esecutrice e l’intervento inizierà entro la fine di questo mese. C’è sempre un iter da seguire nelle manutenzioni delle opere pubbliche: da quando si riscontra il problema per arrivare alla soluzione si attraversano varie fasi che vanno dal reperimento dei fondi, la progettazione e la relativa gara per trovare l’impresa. È la legge a imporlo».

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