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di Alessandra Porcu
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18 febbraio 2020
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BORORE. Entro i primi giorni di marzo, se tutto andrà secondo la tabella di marcia, l’ecocentro di Borore sarà operativo. La struttura, che ha sede nella zona artigianale del paese, è stata completata. L’area in cui verranno conferiti e raccolti i rifiuti, compresa quella che ospiterà gli uffici del personale e la recinzione, è oramai pronta. «Manca solo da approvare una piccola variante al regolamento – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Porcu – compito che spetterà al consiglio comunale nel corso della prima seduta utile che verrà convocata a breve. Dopodiché l’isola ecologica potrà entrare a pieno regime». Da anni si attende questo momento. Il progetto esecutivo è stato approvato il 31/12/2018, mentre il via libera ai lavori risale a quattro mesi più tardi. Esattamente al 24/4/20219. Nell’arco delle restanti settimane la ditta vincitrice dell’appalto ha provveduto a effettuare tutte le opere indispensabili per fare in modo che l’edificio fosse a norma e potesse, dunque, aprire i battenti.

«"A gestire il servizio sarà la Ciclat, ditta – sottolinea Porcu – "che da cinque anni ha in affidamento anche la raccolta porta a porta dei rifiuti». Non appena saranno risolti gli ultimi cavilli burocratici, la struttura potrà spalancare i cancelli e sarà possibile rendere noti i giorni e gli orari di apertura. «Abbiamo in programma un incontro pubblico per condividere con la popolazione il tanto atteso momento in cui l’ecocentro sarà attivo. Stiamo pensando a una cerimonia di inaugurazione», dice Alessandro Porcu. «Siamo certi che il punto di stoccaggio sarà uno strumento utile, e aggiuntivo, capace di consentire agli abitanti di Borore di realizzare ancora meglio la differenziata». Il centro di raccolta sarà di tipo A, ossia potranno essere introdotti al suo interno solamente rifiuti non pericolosi derivanti dalle utenze domestiche e specifiche, in possesso dei requisiti minimi. Una particolarità che lo discosta alquanto dalle strutture di tipo B nelle quali è invece consentito il deposito di materiali pericolosi e non, derivati sempre da utenze domestiche e specifiche.

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