La Nuova Sardegna

Nuoro

Sette partiti in marcia per il centrodestra: apertura alle civiche

di Francesco Pirisi
Sette partiti in marcia per il centrodestra: apertura alle civiche

Nuovo vertice della coalizione: «Vogliamo vincere» «Cinque anni fa eravamo divisi, ora siamo tutti insieme»

27 febbraio 2020
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NUORO. La coalizione di centrodestra si apre a movimenti, gruppi e associazioni che condividano il programma politico, per le comunali di primavera. Punto centrale del documento approvato martedì nella riunione del tavolo dei sette partiti che ne fanno parte. L’obiettivo è «costruire una coalizione che non sia solo di centrodestra e sardista, ma anche civica». Decisione sulla quale hanno messo la firma gli esponenti del Psd’Az, Viviana Brau e Giuliano Sanna, Pier Luigi Saiu (Lega), Peppe Montesu e Basilio Brodu (Forza Italia), Maurizio Cadau e Katiuscia Musu (Fratelli d’Italia), Rinaldo Lai (Udc), Gianfranco Moro (Riformatori) e Liviana Murgia (Fortza Paris).

A dare il beneplacito anche l’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna, sardista, la cui presenza sembra assumere un valore di garanzia rispetto all’unitarietà delle posizioni tra i quattromori, dati per divisi in più gruppi e nelle nuove sezioni sorte in città. L’invito per nuove adesioni della coalizione dovrebbe riguardare il movimento civico “Nuoro Sì”, guidato da Salvatore Piredda, presidente del Centro commerciale naturale del Corso, che proprio nella presentazione pubblica ha precisato il privilegio per la destra politica. Ha presentato un’idea di città del futuro anche Ciriaco Offeddu, il manager con esperienze in Estremo oriente, che la stessa fede la perpetua sul solco di una tradizione familiare. Oltre la decisione di allargare la partecipazione al civismo, le sette sigle hanno ribadito concetti e propositi che sanno già di sfida alle liste progressiste e di sinistra: «Vogliamo vincere le prossime elezioni, dare alla città un governo forte, costruire una coalizione di uomini e donne che si mettano al servizio della comunità». Una stagione politica e amministrativa, insomma, quella di cui vuole essere protagonista la destra barbaricina, insieme alle forze moderate che tradizionalmente l’affiancano nelle competizioni elettorali, e in più i sardisti. Lo spiega Peppe Montesu, coordinatore provinciale di Forza Italia: «Cinque anni fa ci siamo presentati divisi in tre tronconi e questo ha fatto il gioco degli avversari. Idee e propositi precisi, ormai definiti e rifiniti nei molti incontri. Mentre sono ancora allo stato liquido molti dei nomi di chi correre nelle liste, a iniziare da quello di candidato a sindaco. A ogni richiesta di qualche indicazione viene opposto un energico rifiuto. Montesu: «Arriverà, ma per il momento non è stato deciso». I soli elementi che si lasciano uscire dal riserbo: «Il privilegio è per un uomo interno ai partiti. Ma non vediamo male neppure una figura della società civile. La scelta può essere il frutto di una valutazione sulle specifiche competenze richieste a un amministratore, così come potrebbe essere determinante il fatto che ci sia la convergenza su una persona di tutte le forze della coalizione». La frase, quasi magica, per tutti i dirigenti delle sette sigle, è “prima c’è il programma”, il resto seguirà a ruota. Qualche spicchio sempre da Montesu, che dovrebbe essere ricandidato per la terza volta in consiglio: «La base è quella di una proposta politica e amministrativa alternativa al centro-sinistra e all’attuale amministrazione del sindaco Andrea Soddu, per un rilancio della città». Il dettaglio: «La Nuoro odierna è un centro privo di una prospettiva. Chi ci vive lo fa senza poter coltivare neppure la speranza. I giovani vanno via e cercano fuori il senso del vivere e la realizzazione delle loro aspirazioni». La ricetta di Montesu: «Fare vivere meglio i nostri anziani, con il potenziamento dei servizi sociali e sanitari. Offrire ai ragazzi strutture e spazi di formazione. Queste cose si possono fare, anche da parte di un ente le cui prerogative e risorse non consentono certo interventi di grande impatto sociale e occupazionale».

Prima di mettersi alla prova e dimostrare quanto si è capaci, ci sono le elezioni. Montesu sgombra il campo da un pensiero che circola da anni a Nuoro: «Non è vero che la destra non si è impegnata nel passato per conquistare il comune o altri enti del territorio. Il centro-sinistra da sempre tiene le leve del potere, ha i suoi uomini nei luoghi di comando, e questo è stato un vantaggio anche durante il voto».

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