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Nuoro

Strage di gatti a Birori, la sindaca lancia l’allarme

Alessandra Porcu
Strage di gatti a Birori, la sindaca lancia l’allarme

Dopo gli avvelenamenti dei cani a Macomer, almeno dieci i mici avvelenati La provocazione di Silvia Cadeddu: «Usate gli antirepellenti, li pago io»

29 febbraio 2020
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BIRORI. A poche settimane di distanza dall'avvelenamento di numerosi cani con le esche, da Macomer l'emergenza si è spostata di qualche chilometro. Precisamente a Birori. «Nel nostro caso», precisa la sindaca Silvia Cadeddu, «le vittime sacrificali sono i gatti. Si utilizza il liquido refrigerante per ammazzarli. Una sostanza che porta alla progressiva paralisi con indicibili sofferenze. Gli animali, che non possono essere salvati per via dei sintomi non immediatamente riconoscibili, sono destinati a una fine lenta e atroce».

Una decina, ma il loro numero sembra destinato ad aumentare, sono i gatti ritrovati senza vita negli ultimi 15 giorni. La zona del paese in cui i felini vengono uccisi è sempre la stessa. Si trova a nord del paese. È disseminata di case popolari. Poche vie, circoscritte, in cui si sta consumando l'ennesima, ingiustificata mattanza di animali.

«Sono convinta che la mano sia soltanto una – tuona Silvia Cadeddu – ma anche se così non fosse, vorrei lanciare comunque un appello all'autore o agli autori di questi episodi incresciosi. Qualora i gatti, che per indole sono liberi e come tali si aggirano indisturbati per il centro abitato, arrechino fastidio a qualcuno, i modi per limitarne la presenza esistono, eccome. Innanzitutto– sottolinea la sindaca – sarebbe utile esternare questo disagio. Il dialogo e il confronto sono armi potentissime».

C’è comunque un’alternativa. Ed è la stessa sindaca a parlarne. «Se non si volesse prendere in considerazione questa ipotesi, si potrebbe sempre ricorrere al piano B. Il consiglio è quello di posizionare degli antirepellenti nei giardini delle abitazioni private. Sono totalmente innocui, non nuocciono agli animali e allo stesso tempo li scoraggiano dall'avvicinarsi nelle aree in cui vengono lasciati».

A questo punto la sindaca lancia una provocazione. «Sarei disposta – sottolinea –, a pagare di tasca mia per acquistare gli antirepellenti e metterli a disposizione di chi ne avesse necessità. Tutto pur di evitare che fatti di questo genere continuino a verificarsi. Non posso accettare né tantomeno permettere che nella nostra comunità ci siano persone senza scrupoli capaci di ammazzare creature indifese. Li considero dei vigliacchi. Non sono altro che degli incivili. Utilizzerò qualsiasi mezzo a mia disposizione – promette ancora– per porre fine a un'atrocità insensata. I colpevoli dovranno essere puniti con pene severissime».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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