La Nuova Sardegna

Nuoro

Pestato e rapinato in casa arrestati due fratelli

di Valeria Gianoglio
Pestato e rapinato in casa arrestati due fratelli

Macomer, i carabinieri hanno eseguito due misure cautelari in carcere Sono accusati di aver infierito su un invalido e di avergli sottratto degli oggetti 

04 marzo 2020
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MACOMER. Sono accusati di aver rapinato e picchiato, lo scorso 14 febbraio, un pensionato di Macomer affetto da una forma di invalidità. Un uomo che aveva aperto la porta di casa a entrambi, pensando che volessero solo sistemare alcune questioni personali, e che invece si era trovato al centro di un incubo terminato con una casa devastata, alcune lesioni personali, una preziosa chitarra distrutta, e un orologio di finto oro strappato a forza dall’avambraccio. Sono finiti in carcere nei giorni scorsi, e nelle ultime ore si sono presentati davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia, i fratelli Antonio e Gianluca Falchi, di Macomer, rispettivamente di 44 e 45 anni.

Il gip del tribunale di Oristano, accogliendo la richiesta della Procura e i risultati delle indagini dei carabinieri della compagnia di Macomer, coordinati dal maggiore Giuseppe Castrucci, aveva ritenuto infatti che per entrambi i fratelli sussistessero le esigenze cautelari e ne aveva disposto la custodia in carcere.

E così, Antonio e Gianluca Falchi, nei giorni scorsi sono stati condotti nel carcere di Massama. Secondo le indagini condotte con molta discrezione dai carabinieri della compagnia di Macomer, e basati anche sui filmati di alcune telecamere della zona e sul controllo incrociato con gli spostamenti dei due fratelli, sono stati loro, dunque, lo scorso 14 febbraio, a presentarsi a casa del macomerese affetto da invalidità perché, secondo gli investigatori, volevano sistemare a modo loro alcune questioni personali. Stando ad alcune indiscrezioni, uno dei fratelli in particolare accusava l’uomo di aver parlato male della sua convivente.

In ogni caso, stando alla ricostruzione fatta dagli investigatori e a quanto poi avrebbe raccontato la vittima, i due fratelli, dopo essersi presentati nell’appartamento dell’uomo, lo avevano picchiato provocandogli lesioni che i medici avrebbero giudicato guaribili in sete giorni, e poi avevano devastato l’appartamento, danneggiando anche una preziosa chitarra.

L’accusa di rapina è stata loro contestata perché, secondo il gip e i carabinieri, i due fratelli si erano impossessati «con violenza di un orologio finto oro e di un bracciale, asportati dal polso del malcapitato».



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