Laconi, rintracciata in Romania la badante infedele
Si conclude con l'arresto e l'estradizione la vicenda della donna accusata di aver rubato ripetutamente denaro ai suoi datori di lavoro
LACONI. E' stata arrestata in Romania con un mandato di cattura internazionale e poi estradata per l'Italia e adesso Florentina Cita, 39 anni, badante di una coppia di anziani, verrà processata per varie presunte malefatte in casa dei datori di lavoro.
L'indagine l'avevano cominciata i carabinieri della Compagnia di Isili, che si sono avvalsi della collaborazione anche del servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia: secondo gli inquirenti la donna era scappata in Romania con l'auto rubata al padrone di casa. Dopo aver asportato varie somme di denaro: una in contante (una era custodita in una vecchia cassapanca), e l'altra con diversi prelievi bancari attraverso il bancomat del suo anziano assistito.
"Tutto ha inizio a fine novembre 2017 con l’assunzione della collaboratrice a Laconi - si spiega nella nota -: serviva una figura che potesse assistere l’anziana donna di casa ormai da tempo allettata in gravi condizioni di salute. La donna era stata presentata ai coniugi da un loro nipote cui era stato chiesto ausilio per la ricerca di tale figura professionale. Dopo qualche settimana, tuttavia, è lo stesso nipote a sollevare i primi dubbi sulla lealtà della collaboratrice: insospettito dal suo comportamento e dallo stato di isolamento in cui veniva assoggettato lo zio, l’uomo richiedeva infatti l’intervento dei carabinieri i cui immediati accertamenti non consentivano però di evidenziare anomalie all’interno della casa. L’anziano datore di lavoro, pienamente soddisfatto del servizio reso, aveva negato l’esistenza di qualsiasi problema con la badante assicurandone lealtà e professionalità". Ma è lo stesso anziano che il 2 febbraio 2018 si rivolge ai carabinieri perché dispiaciuto per la improvvisa partenza in Romania della donna per la violazione degli obblighi di assistenza concordati all’atto dell’assunzione: l’anziano richiedeva l’intervento dei carabinieri di Laconi per denunciare l’allontanamento della donna con l’autovettura di famiglia.
Nei giorni immediatamente successivi era emerso altro: l’uomo riferiva di aver subito anche altri reati da parte della collaboratrice durante la sua permanenza in casa.