Lula, scompare a 74 anni il pittore e poeta Mauro Puddori
di Bernardo Asproni
LULA. La comunità lulese piange un suo figlio benemerito. E’ morto Mauro Puddori, pittore che non disdegnava la poesia. Un artista a tutto tondo. È scomparso giovedì 19 all’età di 74 anni (era nato...
21 marzo 2020
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LULA. La comunità lulese piange un suo figlio benemerito. E’ morto Mauro Puddori, pittore che non disdegnava la poesia. Un artista a tutto tondo. È scomparso giovedì 19 all’età di 74 anni (era nato nell’agosto del 1947) nella Residenza assistita di Tortolì, dove era ricoverato. Da alcuni anni sofferente, è uscito di scena in punta di piedi, come era suo costume.
Eppure Puddori ha raccontato tanto col pennello, descrivendo paesaggi, immortalando ritratti, in un alone di luce e di colori dagli effetti cromatici accattivanti, penetrando il profondo dell’animo umano da conoscitore, in particolare della sua gente, di quel mondo agropastorale e artigianale di cui ha fatto parte. È stato un pittore del realismo che ha viaggiato con le ali dell’onestà e di quell’etica tipica di chi ogni giorno doveva fare i conti con la realtà. Senza mai demordere. La sua arte pittorica è frutto, infatti, di una ricerca senza fine, fuori da ogni archetipo, sia nell’ambito della tecnica e come creatività, sempre dentro alti ideali morali.
Sono questi valori che sono emersi e sono stati apprezzati nelle mostre personali e nelle collettive alle quali ha dato il suo contributo esponendo i suoi lavori. Ha collaborato con diversi artisti. Uno su tutti, con il pittore nuorese Tonino Ruiu nella ripresa degli affreschi nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Lula.
Il suo nome resta inciso fra i figli migliori del suo amato borgo sotto Montalbo, da dove, spesso, attingeva l’ispirazione, come spesso ebbe a ripetermi. Purtroppo, al suo ultimo viaggio non ha potuto partecipare la grande folla di compaesani, amici e stimatori, a causa degli impedimenti conseguenti all’emergenza legata all’epidemia di coronavirus.
Eppure Puddori ha raccontato tanto col pennello, descrivendo paesaggi, immortalando ritratti, in un alone di luce e di colori dagli effetti cromatici accattivanti, penetrando il profondo dell’animo umano da conoscitore, in particolare della sua gente, di quel mondo agropastorale e artigianale di cui ha fatto parte. È stato un pittore del realismo che ha viaggiato con le ali dell’onestà e di quell’etica tipica di chi ogni giorno doveva fare i conti con la realtà. Senza mai demordere. La sua arte pittorica è frutto, infatti, di una ricerca senza fine, fuori da ogni archetipo, sia nell’ambito della tecnica e come creatività, sempre dentro alti ideali morali.
Sono questi valori che sono emersi e sono stati apprezzati nelle mostre personali e nelle collettive alle quali ha dato il suo contributo esponendo i suoi lavori. Ha collaborato con diversi artisti. Uno su tutti, con il pittore nuorese Tonino Ruiu nella ripresa degli affreschi nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Lula.
Il suo nome resta inciso fra i figli migliori del suo amato borgo sotto Montalbo, da dove, spesso, attingeva l’ispirazione, come spesso ebbe a ripetermi. Purtroppo, al suo ultimo viaggio non ha potuto partecipare la grande folla di compaesani, amici e stimatori, a causa degli impedimenti conseguenti all’emergenza legata all’epidemia di coronavirus.