La Nuova Sardegna

Nuoro

Dai migranti ai posti letto l’esercito della solidarietà

di Alessandro Mele
Dai migranti ai posti letto l’esercito della solidarietà

Non si ferma l’attività dell’associazione che gestisce anche un ricovero notturno Gli ospiti sono tre nuoresi. L’assessora Romagna: «La città sta rispondendo»

28 marzo 2020
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NUORO. Situazione sotto controllo e al passo con le normative di sicurezza per contrastare l’emergenza Covid-19, nel ricovero notturno comunale di via canonico Solinas e nella casa di accoglienza “Asproni”, entrambe gestiti dalla associazione “Nuoro Migrantes”. Il sodalizio gestisce fin dal 2016 la casa di accoglienza che conta dai 6 agli 8 posti destinati a persone migranti con documenti in regola.

«Attualmente ospitiamo cinque persone. Gli ospiti – spiega la presidente di Migrantes Rosanna Massidda – autogestiscono la casa con la solerte sovrintendenza di alcune volontarie dell’associazione. Normalmente sono impegnati nella frequenza di corsi scolastici o professionali e sporadicamente in occasionali attività lavorative a tempo determinato. In questo momento di emergenza sanitaria tutte queste attività sono state sospese e già dall'emanazione dei primi decreti i ragazzi sono stati avvisati delle varie misure restrittive emanate dal governo e istruiti su come metterle in atto. Quindi, in questo momento, stanno in casa ed escono, uno alla volta solo per fare la spesa. Sono state anche vietate le riunioni o gli incontri all'interno della struttura». Il ricovero notturno di via Solinas è al giorno d’oggi frequentato da tre nuoresi. «Per quanto riguarda questa struttura, essa nasce dall’esigenza dell’amministrazione comunale – spiega ancora Rosanna Massidda – di dare una risposta concreta, almeno nel periodo più freddo, a quanti si trovano a non avere un posto dove dormire. Dai primi giorni di febbraio, la nostra associazione, aiutata da alcuni volontari della Cattedrale ha dato vita, su richiesta del Comune, al dormitorio notturno. Attualmente gli ospiti che frequentano la struttura comunale sono tre, tutti di origine nuorese e privi di un luogo ove poter dormire. Anche loro sono ben informati delle direttive del governo in materia di coronavirus e sono invitati ed obbligati a seguire le direttive in tal senso. In tutte e due le strutture è stato preciso compito dei volontari e degli operatori predisporre e seguire un accurata pulizia degli ambienti. I tre – prosegue la presidente di Migrantes – accedono alla struttura dopo le 19.30 e trovano ad accoglierli un operatore e un volontario. Nella struttura hanno la possibilità di riscaldare il pasto, hanno l'obbligo di curare la pulizia della persona, devono tenere in ordine gli spazi e trovano un letto pulito dove riposare. Al mattino fanno colazione e alle 8 sono fuori dalla struttura. Nel ricovero notturno sono attivi due operatori che a turno accolgono gli ospiti e vigilano durante la notte e una addetta alle pulizie che quotidianamente provvede alla igienizzazione dei locali». Il lavoro di volontari non si è arrestato, dunque, nonostante l’emergenza: «La situazione è sotto controllo ed è monitorata – afferma l’assessora ai Servizi sociali Valeria Romagna – c’è il rispetto quotidiano delle misure tra le quali l’igienizzazione della struttura e il mantenimento delle distanze di sicurezza. Sono davvero commossa per come la città sta rispondendo all’emergenza, per il settore dei servizi che è veramente incredibile in questa situazione, per il dormitorio che non chiude perché i suoi operatori sono persone magnifiche che non lasciano indietro nessuno».

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