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Ailun capitale dei maker che stampano le visiere

Ailun capitale dei maker che stampano le visiere

La tecnologia 3D al servizio dei medici in prima linea nell’emergenza Covid 19 Palermo: «Dobbiamo essere presenti in questo momento di difficoltà»

12 aprile 2020
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NUORO. La scienza al servizio del territorio e delle sue emergenze. Tutti uniti per combattere il virus con le opportune protezioni. La tecnologia e il know how acquisito dai tecnici Ailun-Make in Nuoro (progetti finanziati dalla Camera di commercio di Nuoro) sta in queste ore facendo la differenza nel fornire i necessari dispositivi di protezione individuali. Dall’inizio dell’emergenza Covid 19, i professionisti dell’Associazione libera università nuorese hanno messo a disposizione le loro competenze per realizzare in tempi rapidissimi prototipi utili nell’affrontare la mancanza di dpi. L’esperienza di procedure in ambito sanitario maturate nel Centro di simulazione simannu hanno dunque aiutato i tecnici a concentrarsi su prototipi di presidi che rispondessero ai requisiti in uso dentro i reparti dove la lotta al coronavirus è particolarmente serrata.

«È nella nostra tradizione di lavoro moderno e innovativo rivolto al territorio essere presenti e attivi in questo momento di difficoltà», ha detto il presidente dell’Ailun Lorenzo Palermo.

In contemporanea anche l’ambiente dei maker nazionali ha iniziato a condividere sul web progetti, file e tecnologie. Sardegna Ricerche mette a disposizione un budget per l’acquisto di alcuni materiali indispensabili. Si costruisce cosi la rete dei Makers pro sa Sardigna, dove ogni giorno si aggiungono ragazzi con stampanti 3D, progettisti e artigiani che mettono a disposizione competenze e attrezzatura. Un sodalizio che oggi raccoglie oltre 100 maker pubblici e privati che producono in laboratori sparsi in tutta la regione, che poi vengono donati al personale sanitario degli ospedali della Sardegna.

Dopo alcuni giorni di testing il team allargato ha deciso di lavorare su un progetto open source di protezione facciale, stampato in 3D con visiera in pvc. Basta qualche telefonata per fare collaborare i tecnici di Nuoro con gli altri Fab Lab della Sardegna di Cagliari, Sassari, Olbia, Sulcis, l’Accademia “Sironi” e l’Università di Sassari, con aziende private che mettono a disposizione i loro macchinari, competenze organizzative e fornitori. I tempi sono velocissimi, gestiti tramite chat di whatsapp. Vengono realizzati i primi prototipi, fatti testare per confort, usabilità e sanificabilità.

Si iniziano a raccogliere i fabbisogni, a reperire il materiale di produzione. L’Ailun diventa il centro di riferimento per Nuoro, produce e raccoglie le maschere realizzate dai maker nuoresi per essere assemblate con le visiere tagliate a Sassari.

La rete di collaborazioni si estende a commercianti, artigiani, scuole cittadine che offrono il loro supporto, le loro stampanti, le loro bobine di Pla. Sono state donate all’Ordine dei medici di Nuoro 180 prototipi di protezioni facciali. In Sardegna in questi giorni la rete dei Maker pro sa Sardigna arriverà a quota 1000 prototipi distribuiti. Obiettivo altri 1000 entro il 25 aprile.

L’emergenza non ammette pause. I tecnici Ailun continuano a sviluppare progetti, apportare modifiche per ottimizzare la produzione con le tecnologie e materiali disponibili in loco. La battaglia è ancora in corso e oltre agli operatori sanitari ci sono altre professionalità a rischio per cui lavorare. (p.l.)

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