La Nuova Sardegna

Nuoro

Nessun caso di Covid-19 ma la guardia resta alta

di Giusy Ferreli
Nessun caso di Covid-19 ma la guardia resta alta

Case di riposo, in Ogliastra massima vigilanza per proteggere gli anziani ospiti La conferenza sociosanitaria fa il punto. E parte la richiesta di nuovo personale 

16 aprile 2020
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LANUSEI. Sorvegliate speciali: sebbene il virus non abbia varcato i confini dell’Ogliastra, sulle strutture residenziali del territorio si concentra l’attenzione di amministratori comunali e dirigenti Assl. Unico punto all’ordine della quarta (video)conferenza sociosanitaria territoriale convocata dal presidente e sindaco di Lanusei Davide Burchi, lo stato dell'arte sulle misure messe in atto per evitare il contagio nelle case di riposo, strutture che in altre zone della Sardegna hanno mostrato il fianco al subdolo Covid 19. Nel confronto con i primi cittadini, chiesto dal direttore della Assl di Lanusei Andrea Marras, è emerso che le misure applicate stanno funzionando. «Stiamo lavorando da settimane gomito a gomito con i responsabili Assl per evitare il contagio. Un’evenienza che sino a qualche tempo fa consideravamo ineluttabile» ha dichiarato il primo cittadino.

Le rigide prescrizioni previste a livello nazionale dall'Istituto superiore di sanità per il contenimento della pandemia e la sorveglianza sanitaria a cura del Servizio di igiene pubblica hanno riguardato otto strutture con diverse caratteristiche: la residenza sanitaria assistita di Tortolì gestita dalla coop Universis e le comunità alloggio Casa Pirarba di Arzana, Valle dei Tacchi di Osini, Nonni Felici di Jerzu e Cristo Re di Lanusei che si aggiungono alle comunità integrate San Lorenzo di Seui, Casa Letizia di Perdasdefogu, Ogliastra futura di Bari Sardo e San Giorgio di Lanusei.

«Abbiamo acquisito le informazioni sulle procedure di sicurezza attivate, sullo stato di salute degli ospiti e dei dipendenti. Dalle risultanze è emerso che non sono stati segnalati casi effettivi o sospetti di infezione da Covid 19» hanno detto i dirigenti dell'area sociosanitaria ogliastrina durante l'assemblea degli amministratori locali, diventata un appuntamento settimanale.

I canali informativi rimangono aperti 24 ore su 24 e i contatti con i sindaci e i responsabili delle strutture nonché con i medici di famiglia degli ospiti delle case di riposo avvengono quotidianamente attraverso il distretto e il dipartimento di prevenzione.

La battaglia prosegue e servono altre forze ed è per questa ragione che dal distretto guidato da Sandro Rubiu è partita una richiesta alla Protezione civile. «Servirebbero – si legge nella nota inviata all’organismo regionale – un infermiere per ogni casa di riposo di due medici specialisti, un anestesista e un pneumologo, per la residenza sanitaria di Tortolì».

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