La Nuova Sardegna

Nuoro

Gas, montano le proteste per i rincari delle bollette

di Giusy Ferreli
Gas, montano le proteste per i rincari delle bollette

Da Lanusei a Tortolì decine di segnalazioni da parte di cittadini e commercianti Tra fatture con consumi stimati e ritenuti eccessivi, a ritardi e maxi stangate

03 maggio 2020
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LANUSEI. Da Lanusei a Tortolì passando per gli altri centri ogliastrini serviti dalla rete del gas, monta la protesta contro l’aumento delle bollette da parte della società Gaxa. Un aumento considerevole che riguarda gli ultimi periodi fatturati e che si basa non sul reale consumo ma su una stima. In mancanza della lettura dei contatori, molte fatture, arrivate tra l’altro considerevolmente in ritardo, riportano consumi stimati maggiori rispetto a quelli effettivi. Le segnalazioni non sono mancate. Tra i clienti più inviperiti c’è Giandomenico Deiana, pittore edile di Lanusei.

L’artigiano, che per l’emergenza Coronavirus ha chiuso bottega e da due mesi non lavora, ha avuto una bolletta di 145 euro. Ben al di sopra di quelle precedenti. «Siamo in due e utilizziamo il gas solo per cucinare e per il bagno. Come è possibile che ci sia stato questo aumento?» chiede Deiana che aggiunge: «Sono pronto a disdire il contratto e a installare un bombolone: il risparmio è notevole». Un altro esempio arriva da Tortoli. Qui, la famiglia Dimaggio, composta da due persone, si è vista recapitare una fattura di 286 euro per l’ultimo trimestre del 2019. Ma è la lettura nel dettaglio del documento che riserva un’ulteriore sorpresa: di questi 108,70 sono pe il consumo (stimato in eccesso) del gas i restanti , ovvero 144, 87 riguardano il totale delle spese di trasporto, gestione dei contatori e oneri di sistema. Un altro tortoliese, un commerciante che preferisce restare anonimo, ha ricevuto una bella stangata: 498 euro per il bimestre gennaio - febbraio 2020. Si è preso la briga di verificare i consumi reali nel contatore di casa e si è reso conto, suo malgrado, che la stima dei consumi è stata maggiorata di un buon 50 per cento. Tra l’altro nessuno è stato messo nelle condizioni di reclamare. Chi ha provato a chiamare il numero verde è rimasto in attesa per tanto tempo. Inutilmente.

È andata meglio all’imprenditore di Bari Sardo Vito Arra. Il costo per la fornitura di gas destinata all’attività del suo laboratorio nella zona industriale di Lanusei, dove si producono i tradizionali “culurgionis” e pasta fresca, non ha subìto le vertiginose impennate denunciate dagli altri utenti ma la fattura gli è arrivata con notevole ritardo. «Non ci sono stati i margini – commenta a questo riguardo Arra – per eseguire l’autolettura. Sono cose che un’azienda dovrebbe evitare». La Gaxa, dal canto suo, ha potenziato il call center destinato ad accogliere le innumerevoli rimostranze. L’aumento dei costi del gas sarebbero da imputare invece alle nuove tariffe disposte dall’Arera, l’autorità nazionale per l’energia.

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