La Nuova Sardegna

Nuoro

Coronavirus, non il Sassarese ma Bitti prima tappa dell'indagine epidemiologica

Coronavirus, non il Sassarese ma Bitti prima tappa dell'indagine epidemiologica

I test sierologici per la ricerca delle persone positive senza sintomi sono cominciati dalla casa di riposo

07 maggio 2020
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NUORO. L'indagine epidemiologica su larga scala è partita, senza grandi clamori, da Bitti. In quel Comune, a cominciare dalla casa di riposo, sono cominciati i test sierologici per scoprire quanti potrebbero essere i casi positivi sommersi. «Abbiamo distribuito i kit ed effettuato gran parte dei controlli sugli anziani ospitati nella struttura e sul personale sanitario. Per poi allargare lo screening sui contatti più stretti avuti dal campione in queste ultime settimane», hanno fatto sapere dall'assessorato alla sanità. I risulti di questa prima fase dell'indagine dovrebbero essere resi noti entro la fine di questa settimana. Anche una seconda tappa dei test a tappeto, stando sempre alla Regione, sarebbe cominciata nelle carceri sia sui detenuti che sugli agenti di polizia penitenziaria.

La terza fase riguarderà invece i Comuni rimasti finora immuni dal contagio, sono oltre 250, per verificare l'esistenza o meno fra la popolazione di casi sintomatici. Cioè: di chi è stato contagiato dal virus, senza avere sintomi palesi, ma ha prodotto comunque gli anticorpi. L'indagine, stando agli annunci delle ultime settimane, sarebbe dovuta partire dal Sassarese, ma ci sarebbe stato un ripensamento. Gli esperti avrebbero deciso di aspettare una stabilizzazione più marcata della curva dei contagi prima d'indagare sui pazienti senza sintomi.

Però sul peso della Comitato tecnico-scientifico nelle decisioni della Giunta s'è scatenata una polemica. Dopo le dimissioni del farmacologo Luca Pani, che è negli Stati Uniti e quindi avrebbe difficoltà a dare il suo contributo, e l'annunciato ingaggio di un esperto in statistica medica, il gruppo dei Progressisti in Consigli regionale ha scritto in un post: «Abbiamo chiesto più volte di consultare le relazioni degli esperti, ma nonostante le nostre richieste di accesso agli atti, c'è stato risposto che lo stesso Comitato non dà pareri obbligatori e neanche vincolanti. Mentre avrebbe il compito, sempre stando alle risposte arrivate, di fornire un contributo a supporto delle decisioni del governatore». Per concludere: «Però visto che nessun di quei pareri è consultabile, mai sapremo se il Comitato è davvero ascoltato o meno da chi firma le ordinanze».

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