La Nuova Sardegna

Nuoro

La Fase 2 tocca anche le primarie

di Francesco Pirisi
La Fase 2 tocca anche le primarie

Settimana di confronto, il centrosinistra deve sciogliere la riserva sul voto probabile a giugno

08 maggio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Il coronavirus cambierà anche i connotati delle primarie del centrosinistra, in vista delle comunali rinviate all’autunno. La coalizione ha in mente di allestire dei banchi elettorali nelle piazze cittadine. Ma non è da escludere il cosiddetto “seggio a casa”, in questo caso con scheda da ritirare a domicilio dagli scrutatori, dopo l’espressione del voto. Il periodo potrebbe essere la fine di giugno. La soluzione arriverà nel giro di una decina di giorni, durante i quali è previsto prima l’esame nel Partito democratico e a ruota il confronto tra i gruppi della coalizione, che oltre al Pd, mette insieme Articolo 1 Mdp, Psi, Italia Viva, Centro Democratico, Fare Comunità e Nuoro Attiva. Sempre e comunque attraverso collegamenti telematici, oggi ancora l’unico modo per riunirsi.

Le primarie a giugno non convincono però Francesco Guccini, in corsa per la carica di candidato a sindaco per Articolo 1 Mdp, contro i Pd Carlo Prevosto e Francesco Manca (quest’ultimo sostenuto dalla lista Fare Comunità) e Paolo Pirisi, candidato per Nuoro Attiva.

Guccini: «Premetto che sulle modalità del voto, sarà il partito ad esprimersi, io ho invece dei dubbi sulla fattibilità stessa delle primarie. Riserve legate alla presenza delle restrizioni per l’epidemia di coronavirus – aggiunge l’esponente di Articolo 1 – che impediranno riunioni con iscritti e simpatizzanti. Tanto che mi chiedo, come potremmo presentare le idee-guida, i programmi per il governo della città di Nuoro, se non ci si potrà vedere». Senza primarie il candidato a sindaco dovrebbe uscire da un accordo tra le parti. Ma anche questa possibilità è resa difficile dal fatto che sulla scelta del voto interno alla coalizione sono stati spesi mesi di confronto, sino a farne in pratica una questione di principio, se non di onore, sul fatto di essere e voler rappresentare forze politiche imperniate sulla democrazia e la partecipazione più larga. Un altro candidato, il democratico Prevosto, appare più possibilista: «Le prossime riunioni scioglieranno le riserve. Tra candidati comunque ci siamo sentiti e c’è una sostanziale identità di vedute, sia sul fatto di tenere le primarie al più presto, sia sulla preoccupazione per la situazione di predissesto finanziario del nostro comune». Parole quelle di Prevosto che sembrano confermare l’idea di una campagna elettorale dove le scelte dell’amministrazione in scadenza, del sindaco Andrea Soddu, saranno al centro del confronto.

Con priorità proprio per la questione economico-finanziaria dell’ente, deficitaria da anni e ancora fresca dei rilievi mossi dalla Corte dei Conti sulla tenuta dei documenti contabili e sulla legittimità piena del contributo di 31 milioni ricevuto dalla Regione, per pagare i debiti degli espropri. Tanto più che appaiono pari a “zero” le possibilità che nella coalizione possa avere ruolo e spazio proprio Soddu. Nonostante da gennaio, e per oltre un mese, sia stata un’ipotesi concreta, sorretta dall’intenzione di riunire il centrosinistra (partiti tradizionali e liste civiche del sindaco) dopo la corsa su fronti contrapposti del 2015. Ma né la coalizione ha accettato l’idea di Soddu di riproporsi senza primarie, né il sindaco è parso convinto della bontà delle proposte dei partiti. La diffidenza ha vinto e la sfida è destinata a rinnovarsi in autunno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

Video

I consiglieri regionali Piero Maieli e Gianni Chessa si autosospendono dal gruppo del Psd'Az

Le nostre iniziative