Macomer, chiude l’asilo della suore
di Alessandra Porcu
La mancata riscossione delle rette, causa Covid 19, lascia a terra la scuola
08 maggio 2020
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MACOMER. La sopravvivenza dell’asilo nido "Figlie di Maria Ausiliatrice" di Macomer era a rischio già dallo scorso anno. Ora l’emergenza sanitaria ha assestato il colpo di grazia, decretandone la chiusura.
Se prima delle restrizioni anti Covid era difficile far quadrare i conti, adesso sembra quasi scontato immaginare quali conseguenze disastrose abbia avuto il lockdown. La mancata riscossione delle rette mensili ha messo in ginocchio l’istituto di viale Pietro Nenni e alle suore che lo gestiscono non è rimasto altro da fare che arrendersi. «Reagiamo al dolore per la perdita di un servizio fondamentale e necessario a sostegno dei padri, delle madri e dei bambini, con l’immediato avvio di un confronto tra operatori sociali, famiglie e amministrazione civica», dichiara l’assessore comunale all’Istruzione Tiziana Atzori, "Ci faremo parte attiva per provare a unire sinergie, professionalità, intenti e condivisione di spazi fisici".
L’esponente della Giunta Succu fa appello alla collaborazione di tutti. «Questo – prosegue – permetterà di garantire ancora un percorso educativo articolato e completo e di migliorare la qualità della vita dei più piccoli. La speranza è che il servizio possa continuare a essere erogato al fine di rispondere alle domande e di far fronte alle richieste dei cittadini del nostro territorio. Noi faremo la nostra parte». Numerosi sono gli attestati di stima e di piena solidarietà giunti anche dai genitori dei bimbi che hanno frequentato l’asilo nido.
«Le maestre sono sempre state adorabili. Avevamo la certezza che i nostri figli fossero in ottime mani», racconta una mamma. Dunque, se nulla cambierà, a settembre i neonati non potranno più essere ospitati nella struttura macomererse delle "Figlie di Maria Ausiliatrice".
Servizio garantito, invece, per i bambini della scuola dell’infanzia. Il numero delle iscrizioni dovrebbe consentire il regolare svolgimento delle attività. Resta chiaramente da definire tutto il modus operandi, visto e considerato che l’emergenza coronavirus imporrà regole ferree da seguire, compreso il distanziamento sociale tra i piccoli ospiti. Insomma, lo scenario futuro appare più che mai incerto e ricco di incognite e di incertezze.
Se prima delle restrizioni anti Covid era difficile far quadrare i conti, adesso sembra quasi scontato immaginare quali conseguenze disastrose abbia avuto il lockdown. La mancata riscossione delle rette mensili ha messo in ginocchio l’istituto di viale Pietro Nenni e alle suore che lo gestiscono non è rimasto altro da fare che arrendersi. «Reagiamo al dolore per la perdita di un servizio fondamentale e necessario a sostegno dei padri, delle madri e dei bambini, con l’immediato avvio di un confronto tra operatori sociali, famiglie e amministrazione civica», dichiara l’assessore comunale all’Istruzione Tiziana Atzori, "Ci faremo parte attiva per provare a unire sinergie, professionalità, intenti e condivisione di spazi fisici".
L’esponente della Giunta Succu fa appello alla collaborazione di tutti. «Questo – prosegue – permetterà di garantire ancora un percorso educativo articolato e completo e di migliorare la qualità della vita dei più piccoli. La speranza è che il servizio possa continuare a essere erogato al fine di rispondere alle domande e di far fronte alle richieste dei cittadini del nostro territorio. Noi faremo la nostra parte». Numerosi sono gli attestati di stima e di piena solidarietà giunti anche dai genitori dei bimbi che hanno frequentato l’asilo nido.
«Le maestre sono sempre state adorabili. Avevamo la certezza che i nostri figli fossero in ottime mani», racconta una mamma. Dunque, se nulla cambierà, a settembre i neonati non potranno più essere ospitati nella struttura macomererse delle "Figlie di Maria Ausiliatrice".
Servizio garantito, invece, per i bambini della scuola dell’infanzia. Il numero delle iscrizioni dovrebbe consentire il regolare svolgimento delle attività. Resta chiaramente da definire tutto il modus operandi, visto e considerato che l’emergenza coronavirus imporrà regole ferree da seguire, compreso il distanziamento sociale tra i piccoli ospiti. Insomma, lo scenario futuro appare più che mai incerto e ricco di incognite e di incertezze.