La Nuova Sardegna

Nuoro

la denuncia 

Marco Pedde, malato di Sla: inostri operatori senza tamponi

Marco Pedde, malato di Sla: inostri operatori senza tamponi

NUORO. Al coro dei pazienti di pneumologia si aggiunge la voce dei malati con gravi disabilità che usufruiscono del progetto “Ritorno a casa”. Marco Pedde affetto da Sla, dal letto della sua camera...

11 maggio 2020
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NUORO. Al coro dei pazienti di pneumologia si aggiunge la voce dei malati con gravi disabilità che usufruiscono del progetto “Ritorno a casa”. Marco Pedde affetto da Sla, dal letto della sua camera chiede quali siano stati i criteri usati in questo periodo di emergenza sanitaria, per effettuare i tamponi agli operatori sanitari. «In questi due mesi trascorsi con la paura del diffondersi del contagio – denuncia il paziente – nessuno ha pensato di sottoporre al test il personale che presta servizio a domicilio».

Solo nel Nuorese sono 10 i pazienti con gravità di 3° livello, tracheotomizzati, che hanno bisogno di ventilazione e ossigeno. Attorno a loro ruota una media di 3 persone al giorno, quindi, sono circa 300 gli operatori che prestano le cure di cui necessitano. «Noi che dobbiamo essere una preoccupazione per l’Assl, siamo stati dimenticati – continua Pedde – . In questo periodo non ci sono stati consegnati neppure i dispositivi di sicurezza. Abbiamo gestito da soli la situazione. E mentre gli operatori dell’Adi hanno garantito gli accessi due volte la settimana, la fisioterapia, invece si è fermata dall’8 marzo. L’Assl deve darci delle spiegazioni. Durante l’emergenza Covid i nostri diritti sono stati calpestati». (k.s.)



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