La Nuova Sardegna

Nuoro

A Macomer il Covid blocca il dibattito sullo spopolamento

di Sandro Biccai
A Macomer il Covid blocca il dibattito sullo spopolamento

Rinviate tutte le iniziative dell’associazione Nino Carrus Mura: Ripartiremo puntando l’attenzione sulle zone interne

15 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. A causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, l’associazione culturale “Nino Carrus”, da anni impegnata sul piano politico e culturale con particolare attenzione alle tematiche inerenti lo sviluppo locale, la sensibilizzazione sociale e la promozione territoriale, ha rinviato a data da definire tutte le iniziative in programma in queste settimane. In particolare, sono stati momentaneamente sospesi il confronto tra giovani amministratori locali, che si sarebbe dovuto tenere a Sindia a metà aprile; la seconda tavola rotonda tra consiglieri regionali dedicata allo spopolamento delle zone interne, che era prevista a Macomer, e due diversi convegni incentrati sulla violenza di genere. «Appena avremo un quadro più chiaro della situazione – dicono i componenti del direttivo – cercheremo non solo di portare avanti gli eventi rinviati ma anche di proseguire con la programmazione 2020 che prevedeva, tra le altre cose, la ristampa del volume con gli scritti di Nino Carrus andato da tempo esaurito e sempre molto richiesto». In questi anni di attività, sono stati numerosi gli eventi di approfondimento, riflessione e dibattito sui temi dell’attualità politica, economica e sociale della Sardegna, attraverso l’organizzazione di convegni, seminari, tavole rotonde e lezioni nell’ambito della scuola di formazione politica.

«Il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso – aggiunge il presidente Fausto Mura –: tenere viva l’attenzione attorno alla questione zone interne e pungolare la classe politica regionale, e le istituzioni in genere, a porre in essere iniziative e strumenti che permettano di salvaguardare l’esistenza di tante nostre piccole realtà, sempre più a rischio marginalità. I fronti su cui impegnarsi non mancano di certo : difesa dei presidi sanitari, a partire dall'ospedale di Ghilarza; tutela e rafforzamento del sistema scolastico locale; garanzia del mantenimento degli uffici pubblici; nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani. Riteniamo essenziale – conclude – l’adozione di un piano strutturale di sviluppo e di servizi che permetta di compensare lo squilibrio oggi esistente tra le aree di Cagliari, Sassari ed Olbia e le aree periferiche. Noi continueremo a fare la nostra parte, anche attraverso lo strumento della rete delle associazioni che abbiamo voluto e sul quale crediamo per rendere più determinata ed incisiva l'azione dei singoli gruppi ed associazioni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative