La Nuova Sardegna

Nuoro

Linee guida ferree per la riapertura delle strutture

Linee guida ferree per la riapertura delle strutture

Giuliana Farris titolare di “Batti manine” vuole guardare con fiducia alle linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche produttive e ricreative, riconosciute a livello scientifico...

17 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





Giuliana Farris titolare di “Batti manine” vuole guardare con fiducia alle linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche produttive e ricreative, riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio. «Con il rapporto 1: 5, ripartire avrebbe più senso. Certo – aggiunge l’educatrice –, non potendo offrire il servizio mensa si dovrebbero ipotizzare turni diversi durante la giornata. Speriamo si faccia chiarezza subito e ci diano la possibilità di riprendere con il nostro lavoro». Misure ferree che dovranno essere adottate sia dai genitori che dal personale e dai bambini ospiti delle strutture. La composizione dei gruppi (1:5 per bimbi da 0 a 6 anni e 1:10 per minori da 6 a 14 anni), dovrà essere stabile e si dovranno evitare attività di intersezione. Inoltre – si legge nelle linee guida – i giochi dovranno essere ad utilizzo esclusivo di un singolo gruppo di bambini, salvo disinfezione prima dello scambio. Dovrà essere garantita l’attività all’aperto e le mascherine di protezione dovranno essere usate dal personale e dai bambini sopra i 6 anni di età. Dovrà essere prevista la rilevazione quotidiana della temperatura per gli operatori, i bambini e i loro accompagnatori. Nel caso la temperatura superi i 37 gradi il soggetto dovrà essere allontanato. Infine, l’ideale sarebbe privilegiare attività che possano ridurre i contatti prolungati. Ebbene, quante di queste misure potranno essere garantire all’interno di un nido, per ora nessuno lo sa.

In Primo Piano
Il funerale

«Il nostro Stefano torna a casa»: all’ippodromo di Sassari la camera ardente per il giovane fantino

Le nostre iniziative