La pandemia non ha fermato le truffe online
Azzerati, in sostanza, i reati più gravi come le rapine, calati a picco anche quelli legati agli spostamenti sulle strade: gli unici dati che non hanno registrato crolli ma anzi si sono mantenuti...
18 maggio 2020
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Azzerati, in sostanza, i reati più gravi come le rapine, calati a picco anche quelli legati agli spostamenti sulle strade: gli unici dati che non hanno registrato crolli ma anzi si sono mantenuti stabili e in alcuni casi persino in crescita, sono state le truffe online. I dati raccolti dalla Procura di Lanusei nei due mesi di quarantena stretta appena trascorsa raccontano molto del periodo appena trascorso anche all’interno dei confini ogliastrini. «Anche i reati che sono legati al piccolo spaccio di droga tutto sommato non si sono fermati del tutto negli ultimi due mesi di restrizioni legate al Covid 19 – spiega il procuratore di Lanusei, Biagio Mazzeo – mentre le truffe online sono persino cresciute, come si può immaginare, visto che gran parte dei cittadini era confinata a casa e ha spesso passato molto tempo davanti al computer, non solo per lavorare da distanza. E anche per quanto riguarda le truffe su internet c’è ancora tanto da lavorare pure sul fronte della prevenzione: bisogna riuscire a far capire a tutti i cittadini che non devono fidarsi di tante proposte online, così come di molte di quelle che arrivano nelle case non solo sfruttando il web come mezzo, e che ci sono tanti campanelli d’allarme ai quali bisogna stare sempre molto attenti per essere capaci di difendersi». (v.g.)