La Nuova Sardegna

Nuoro

Gli uffici Laore trasferiti da Orosei a Dorgali: scoppia la protesta

Gli uffici Laore trasferiti da Orosei a Dorgali: scoppia la protesta

OROSEI. Gli uffici periferici di Laore lasciano Orosei per Dorgali. A fine aprile sarebbe stato infatti stipulato un contratto di locazione tra l’ente regionale per l’agricoltura e la cooperativa...

21 maggio 2020
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OROSEI. Gli uffici periferici di Laore lasciano Orosei per Dorgali. A fine aprile sarebbe stato infatti stipulato un contratto di locazione tra l’ente regionale per l’agricoltura e la cooperativa Olearia Dorgalese Agricola per l’affitto di un ufficio da adibire a sede dell’ente. La notizia giunge dal consigliere regionale e capogruppo del Psd’Az Franco Mula che parla di un contratto valido per 6 anni ed un canone annuo di 7mila e 800 euro. Già nel novembre scorso Mula aveva contestato il possibile trasferimento degli uffici chiedendo a Laore di mantenere la sede ad Orosei evitando spostamenti e disagi. «Ad oggi la situazione è peggiorata – spiega l’esponente sardista – si tratta di una decisione quantomeno scellerata visto che Orosei fa parte dell’unione dei comuni baroniesi ed è impensabile privarla di importanti servizi per trasferirli a Dorgali che per inciso fa parte della comunità montana del Nuorese-Gennargentu-Supramonte-Barbagia». Mula si rivolge al presidente della Regione: «In un momento drammatico con un’emergenza sanitaria ancora in atto che ha messo in ginocchio la nostra Isola, non si ravvisa l’opportunità né tantomeno la necessità di prendere decisioni che appaiono spregiudicate, di basso profilo politico e adottate per mere convenienze personali territoriali». A muoversi per evitare che Orosei perda la sede di Laore anche gli esponenti del gruppo consiliare “La tua Orosei” Giacomo Masala, Silvia Dessena, Francesco Soro e Mario Siotto, esprimono forte preoccupazione per la decisione considerando l’importanza che ricoprono i servizi offerti dall’agenzia che coordina servizi e attività riguardanti la biodiversità, attività agrituristiche, i Gal provinciali, fattorie didattiche e sociali, la filiera corta, mercati contadini, vari corsi sull’agricoltura e il primo campo sperimentale del luppolo in Sardegna. «Il trasferimento si tradurrebbe in un danno enorme per tutta filiera agro-zootecnia della valle del Cedrino» dicono i quattro consiglieri. (s.s.)

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