La Nuova Sardegna

Nuoro

«Spiagge, fondamentali gli accessi»

di Pietro Rudellat
«Spiagge, fondamentali gli accessi»

San Teodoro studia come affrontare l’estate: «Ma servono certezze e risorse»

27 maggio 2020
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SAN TEODORO. San Teodoro, una delle mete della Sardegna più gettonate dai vacanzieri, sta cercando di capire come reagire a una situazione che potrebbe diventare insostenibile. «Oggi non sappiamo come sarà la nostra estate. I problemi da affrontare sono molteplici – dice l’assessore comunale al Turismo Marcello Fideli –. Il maggiore è la gestione delle spiagge libere. Attendiamo indicazioni dalla Regione, ma i tempi sono ristretti e servono risposte precise. Come Comune, il nostro intendimento è quello di predisporre una adeguata cartellonistica, con precise indicazioni. Ma come si potranno controllare gli accessi alle spiagge? Servono risorse ingenti e una precisa programmazione, ma al momento siamo costretti a navigare a vista. Ora serve rapidità nelle decisioni, baypasssando la troppa burocrazia, perché la stagione deve partire, altrimenti sarà una catastrofe». Un altro problema sarà il calo dei turisti anche se «non è facile da quantificare. Mi auguro che San Teodoro riesca a salvarsi, anche perché il nostro paese ha tante seconde case e probabilmente i proprietari arriveranno. Ma mancano le certezze, con i troppi condizionamenti legati ai trasporti e alla situazione sanitaria. Il presidente della Regione ha parlato di passaporto medico, ma sarà attuabile e in quali modalità? Attendiamo risposte dalla Regione e devono arrivare in tempi brevi». «Le nostre spiagge maggiori come La Cinta, Lu Impostu, Isuledda e Brandinchi – va avanti l’assessore Fideli – devono poter contare su accessi diversificati. Abbiamo perimetrali il tutto, ma servono le autorizzazioni regionali e serve velocizzare l’iter. Ma per controllare gli accessi serviranno persone qualificate con una spesa ingente. Vorremmo procedere in sinergia con i gestori dei parcheggi, magari contingentandoli, ma non è semplice». «Abbiamo creato dei tavoli di lavoro permanenti con le attività produttive del paese per capire le problematiche e affrontarle insieme. Questi tavoli – va avanti l’assessore al Turismo – resteranno attivi per l’intera durata della stagione. È intendimento della nostra amministrazione rafforzare i presidi medici ma dovrà essere l’Ats a prendere le decisioni. Noi possiamo mettere a disposizione i locali, ma le decisioni definitive spetteranno ad altri. Come ho detto servono decisioni veloci, perché con il solo turismo di prossimità non sarà possibile reggere e la situazione diverrebbe insostenibile per tanti operatori».

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