La Nuova Sardegna

Nuoro

Steri (Ats) al capezzale dell’ospedale di Lanusei

di Giusy Ferreli
Steri (Ats) al capezzale dell’ospedale di Lanusei

Il commissario straordinario annuncia rinforzi di personale dopo la denuncia degli anestesisti

27 maggio 2020
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LANUSEI. «Faremo il possibile perché l’ospedale di Lanusei possa riprendere tutte le attività in sicurezza». Il commissario straordinario dell’Ats è arrivato in visita al Nostra signora della Mercede nel bel mezzo della vertenza dei medici del reparto di Rianimazione e anestesia e ha dispensato rassicurazioni. La prima volta in Ogliastra di Giorgio Steri è avvenuta all’insegna del riserbo. «Una visita dovuta seppure non ufficiale: non vogliamo che nessuna situazione critica – ha dichiarato – possa verificarsi nel presidio». Dopo il confronto andato in scena ieri pomeriggio nella palazzina della direzione sanitaria con il direttore della Assl di Lanusei, Andrea Marras, il responsabile del presidio Luigi Ferrai e i primari, Giorgio Steri, accompagnato dal direttore amministrativo dell’azienda unica, l’ogliastrino Attilio Murru, ha fatto un rapido sopralluogo nei reparti del Nostra signora della Mercede. E ha toccato con mano la situazione più volte denunciata da sindacalisti e amministratori. Da qualche giorno sul tavolo del commissario Ats c’è lettera dei sindacati (la Cisl Ogliastra e l’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani emergenza area critica Sardegna), che chiedono il potenziamento degli specialisti. Richiesta ribadita dal primario dell’unità operativa Francesco Loddo che con i suoi otto colleghi, sui quattordici previsti in pianta organica, si barcamena tra mille difficoltà e non esclude, a partire dai prossimi mesi, di non poter più garantire tutti i turni, circostanza questa che porterebbe alla chiusura dell’unità operativa. Sul campo rimangono inoltre altre questioni irrisolte: la mancanza di specialisti mette a rischio il punto nascita così come la chirurgia per non parlare delle criticità mai risolte in ortopedia. «Abbiamo stilato una graduatoria per il trasferimento degli anestesisti. Dobbiamo vedere se avverrà con la mobilità d’ufficio – ha proseguito il commissario – o con altre modalità». Due anestesisti del Brotzu sarebbero pronti a lavorare per almeno sei mesi in Ogliastra. E poi ci sono due radiologi, liberi professionisti, che potrebbero presto arrivare al Nostra signora della Mercede per potenziare i ranghi ridotti del reparto. «Passata la tempesta Coronavirus – ha concluso il commissario che oggi visiterà il poliambulatorio di Tortolì – si potrà pensare di ricorrere nuovamente alle prestazione aggiuntive con trasferimenti in sicurezza da un ospedale all’altro». All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Lanusei Davide Burchi. Preoccupato, ha sottolineato l’importanza strategica dell’unica struttura sul territorio. «L’Ogliastra, per vivere – ha detto Burchi –, ha bisogno che i servizi essenziali funzionino».

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