La Nuova Sardegna

Nuoro

Civiche in pole position dopo lo strappo a sinistra

di Francesco Pirisi
Civiche in pole position dopo lo strappo a sinistra

I movimenti che sostengono il sindaco Soddu diventano l’ago della bilancia  Prevosto (Pd) insiste e rinnova l’invito a partecipare alle primarie di coalizione

02 giugno 2020
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NUORO. C’è molto da rifare nell’area progressista e di sinistra verso le comunali dell’autunno. In pochi giorni ha perso compattezza quanto costruito in cinque mesi di trattative e accordi, seppur con in mezzo il silenziamento per via del coronavirus. I fatti: il Centro democratico ha detto per primo di volerci pensare prima di continuare a essere parte della coalizione a guida Pd, che si era espressa per fare le primarie sul candidato a sindaco. Francesco Guccini, che delle primarie era uno dei candidati, cinque giorni fa, ha detto di non voler più essere parte del gruppo. L’altro ieri ha lasciato Italia viva, che a Nuoro ha come leader il senatore Giuseppe Luigi Cucca. Tra tante partenze un arrivo: quello del gruppo civico Progetto Nuoro 20-25, con Lisetta Bidoni, ma senza Leonardo Moro e Tore Daga, che di quell’esperienza sono stati i fondatori. Rifacendo i conti, il tavolo oggi comprende il Pd, Articolo 1 Mdp (l’uscita di Guccini non sembra trascinare il partito), Psi, i due movimenti Fare comunità e Nuoro attiva.

I quattro candidati alle primarie sono diventati tre: i due Pd, Carlo Prevosto e Francesco Manca, anche se quest’ultimo sotto le insegne di Fare comunità, e Paolo Pirisi, di Nuoro attiva. Conferme e allontanamenti dal tavolo che a primo acchito sembrano poter delineare due gruppi nuovi dell’area di sinistra, ognuno dei quali pronto a percorrere una strada indipendente nelle comunali. Senza dimenticare che sulla piazza progressista e di sinistra c’è un sodalizio non meno importante, non foss’altro perché guida il Comune: quello dei civici di Andrea Soddu e soci, che schierano anche l’Italia in Comune. Ma in questo strano tempo, politico e sociale, se a Nuoro c’è qualcosa di consolidato è l’incertezza. I tre gruppi potrebbero andare da soli o trovare delle intese, per ridurre il numero degli attori, visto che l’unità i fatti hanno detto che non è possibile. Tra le possibilità quella che si ritrovino Pd e il gruppo Soddu. Il candidato di bandiera dei Dem, Carlo Prevosto, ha fatto un nuovo invito: «Spero che Andrea Soddu e i gruppi che lo sostengono possano unirsi e partecipare alle primarie». Un invito non estemporaneo. Tra i due gruppi anche dei “pour parler” (abboccamenti) tesi a ricucire, dopo il distacco dei mesi scorsi, quando la riunione di chi era stato avversario nel 2015 sembrava cosa fatta. Le elezioni a Nuoro hanno un interesse politico che va oltre il confine daziario e questo potrebbe far maturare soluzioni sinora complicate. Depone in questa direzione la candidatura di Soddu nel Pd per le Europee di un anno fa, con le quali ha messo almeno un piede dentro il partito. Se sinora le primarie sono state un ostacolo (il Pd locale, per il sì, Soddu, per il no) da oggi in poi potrebbe diventare un “non problema”. Il candidato sindaco può essere anche scelto con un accordo tra i partiti. Più difficile pensare a delle primarie, nonostante Soddu, perché avendo annunciato la ricandidatura durante l’inverno, sembra arduo pensare che ceda il passo. Entrambe le due ipotesi sono sicuramente complicate. Ma, se c’è una differenza, la necessità che il voto intermedio (all’interno della coalizione) si faccia è il punto più duro da superare, considerato che il Pd le ha proposte, ha chiesto fossero accettate e da ultimo le ha ribadite. Michele Piras, del coordinamento provinciale, sul gruppo Soddu: «Se vengono e accettano le primarie sono i benvenuti. Altrimenti, nel primo turno saranno nostri avversari».

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