La Nuova Sardegna

Nuoro

Autoscuole, si riparte ma gli esami di guida andranno a rilento

di Francesco Pirisi
Autoscuole, si riparte ma gli esami di guida andranno a rilento

Solo per programmare le prove sono previsti 20 giorni  Piroddi: «Le misure sanitarie faranno slittare tutta l’attività»

03 giugno 2020
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NUORO. Il confinamento del coronavirus allunga i suoi effetti sugli esami per le patenti di guida. A Nuoro le prove si potranno calendarizzare solo dal 3 giugno, con la ripartenza complessiva della motorizzazione di Pratosardo. Ma sono molte le incognite sulla possibilità di dare subito azione al settore, a cui sono legate le aspettative di tanti di conseguire la patente. Lo spiega Monica Piroddi, responsabile regionale di Confarca, l’associazione delle autoscuole: «Per programmare un esame sono necessari una ventina di giorni. L’attività però – aggiunge Piroddi – non sarà a pieno regime, per via delle misure sanitarie. Tanto che persone iscritte alle autoscuole già dall’autunno dovranno aspettare ancora per sostenere l’esame».

Tra i penalizzati coloro che hanno frequentato il corso per conseguire la certificazione Cqc, che abilita alla professione di autista. In questo ambito, Piroddi cita anche i casi concreti: «Il 30 giugno scade in Sardegna il termine per presentare i documenti per il concorso per autisti dell’Arst. Ma lo stesso discorso vale per le altre patenti, a iniziare da quella delle moto, che serve nei concorsi per postino e vigile urbano, alcuni in fase di partenza». I limiti di operatività sono legati alle stesse regole entro le quali è stata consentita dal ministero dei Trasporti la ripresa dell’attività di autoscuole e motorizzazioni. La sala delle prove di esame va sanificata dopo ogni turno. «Tutto questo è giusto e non creerebbe complicazioni di sorta – spiega ancora Piroddi – se non fosse per il fatto che prima andrebbero modificate le clausole dei contratti delle motorizzazioni con le aziende di pulizia, che oggi prevedono un’unica opera di sanificazione, al termine della giornata di esami». L’ottimismo rinato nelle autoscuole dopo la riapertura del 20 maggio (a 70 giorni dalla sospensione dell’attività) appare già cancellato dalla carenza di alcuni accorgimenti per passare dal permesso di ripartire all’effettivo esercizio del diritto. Problemi che Monica Piroddi sperimenta nella sua autoscuola di Lanusei: «Ho continue pressioni, dico giuste, da parte dei miei allievi, che chiedono di dare l’esame. Per alcuni avere la patente – ricorda Piroddi – significa poter aspirare a un lavoro, anche solo stagionale. Perché in Sardegna, con i collegamenti e i trasporti che ci ritroviamo, o si ha l’auto, oppure si rimane bloccati». La dirigente sarda di Confarca per questo motivo si unisce al coro di proteste che si è levato in tutta Italia.

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