La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa e sponde del Temo: si moltiplicano i rifiuti abbandonati

di Alessandro Farina
Bosa e sponde del Temo: si moltiplicano i rifiuti abbandonati

BOSA. Ripresa la vita da liberi cittadini, anche per i soliti incivili si rinnova purtroppo il rito dell’abbandono di rifiuti. Al rientro, nella serata del due giugno dopo una giornata trascorsa al...

06 giugno 2020
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BOSA. Ripresa la vita da liberi cittadini, anche per i soliti incivili si rinnova purtroppo il rito dell’abbandono di rifiuti. Al rientro, nella serata del due giugno dopo una giornata trascorsa al mare – a parte i rifiuti sparsi vicino alla celebre piscina naturale come testimoniava un video circolato via social nei giorni scorsi – un cittadino ha notato la presenza di rifiuti abbandonati, visibili vicino al segnale stradale all’altezza della stradina d’accesso alla sponda destra del Temo, a due passi dalla foce, racconta lo scatto fotografico che documenta tutta la situazione. Nei giorni scorsi l’assessore comunale Piera Addis aveva fatto rimuovere i contenitori di raccolta degli oli esausti, esasperata dal fatto che molti, oltre al liquido, lasciavano in loco anche altro pattume, poi da rimuovere ovviamente a spese dei contribuenti.

Per liberarsi dell’olio utilizzato in cucina, quindi, è necessario ora recarsi all’ecocentro di Segapane, sulla sponda sinistra del Temo ai piedi di Monte Furru. La situazione sembra invece migliorata nel camposanto, che è stato completamente ripulito dopo l’abbandono di ramaglie e rifiuti riscontrato nei giorni scorsi, a poche ore dalla riapertura dei cancelli seguita all’off limits nella struttura dettato dalla necessità di evitare possibili situazioni di contatto e contagio in piena crisi da Covid-19. Presto a Bosa dovrebbero comparire ulteriori telecamere di videosorveglianza, nell’area urbana ed in zone sensibili.

Forse la volta buona che, oltre alla generica denuncia dei cittadini sull’abbandono di rifiuti, qualche altra immagine con impronta istituzionale possa risultare utile a sanzionare chi, evidentemente, poco sensibile appare agli appelli alla educazione civica. (al.fa.)



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