La Nuova Sardegna

Nuoro

Operazione Cernia: nuovo arresto e 11 denunce

Operazione Cernia: nuovo arresto e 11 denunce

Tresnuraghes, sequestrati 300 chili di cannabis. Gli indagati volevano uccidere un maresciallo?

06 giugno 2020
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TRESNURAGHES. Ci sono un nuovo arresto e undici denunce, ma la conclusione dell’operazione “Cernia” portata avanti dai carabinieri del Comando provinciale di Oristano è ancora lontana da venire. Se a gennaio era finito in manette Sebastiano Marras, allevatore di 42 anni che a Tresnuraghes gestisce anche un bar, nelle scorse settimane un secondo provvedimento di custodia cautelare ha portato in carcere un suo presunto complice nei traffici di droga per cui è implicato. L’identità del nuovo indagato in custodia cautelare non è stata comunicata dai carabinieri che hanno svelato alcuni dettagli dell’operazione nel giorno in cui hanno celebrato l’anniversario di fondazione dell’Arma.

A smascherare il traffico di droga è stata una serie di intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno chiarito l’esistenza di una rete di contatti in grado di coltivare quintali di cannabis nelle campagne tra la Planargia e il Marghine e di smerciare la droga, per lo più negli stessi territori. Il blitz scattato nei giorni scorsi, oltre a portare all’arresto della seconda persona, è servito anche per recuperare circa trecento chili di stupefacente.

L’indagine contempla però anche altri reati, tra questi c’è quello di tentato omicidio che viene contestato proprio a Sebastiano Marras, difeso dall’avvocato Gianfranco Siuni. In un’intercettazione, l’indagato parla della volontà di mettere a tacere il comandante della stazione dei carabinieri Antonio Melis e di far fare la stessa fine a un suo sottoposto.

Il tutto è stato però derubricato a chiacchiera senza fondamento dalla giudice per le indagini preliminari del tribunale di Oristano, Annie Cecile Pinello. Nel momento in cui ha deciso di applicare la detenzione cautelare in carcere ha infatti stabilito che non ci fossero gli estremi per pensare che quelle parole potessero anche concretizzarsi in qualcosa di molto più grave come un omcidio. (e.carta)

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