La Nuova Sardegna

Nuoro

Il popolo degli ombrelloni: «Prudenza e ce la faremo»

di Pietro Rudellat
Il popolo degli ombrelloni: «Prudenza e ce la faremo»

San Teodoro, nella spiaggia della Cinta ha riaperto lo stabilimento Zulu Beach Angelo Serra e Alessandro Cicu: «Abbiamo molte prenotazioni, siamo ottimisti»

20 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SAN TEODORO. L’estate al tempo del Covid sarà diversa da quelle passate anche a San Teodoro, una delle mete più gettonate dai vacanzieri. Nella cittadina gallurese traspare però ottimismo da parte degli addetti ai lavori, pronti ad accogliere i turisti al meglio delle possibilità, pur sapendo che il calo, rispetto alle passate stagioni, si farà sentire. In prima fila ci sono gli operatori che gestiscono gli stabilimenti balneari nelle spiagge, la Cinta in testa.

«Dobbiamo essere ottimisti – dice Angelo Serra, titolare dello storico stabilimento Zulu Beach, attivo alla Cinta fin dal 1982 – noi abbiamo parecchie richieste di prenotazione per luglio e agosto da parte dei nostri affezionati clienti, perché tutti preferiscono vivere la spiaggia negli stabilimenti, soprattutto per motivi di sicurezza. Certo, a giugno abbiamo subito un calo drastico di presenze e prenotazioni, ma confidiamo in una ripresa nei prossimi mesi. Il nostro stabilimento ha preso tutte le misure necessarie, attenendosi scrupolosamente alle direttive nazionali. Ogni postazione, composta da due lettini e un ombrellone, ha uno spazio di 10 metri quadrati con ingresso e uscita separati per gli ospiti. Abbiamo sistemato i cartelli che indicano le disposizioni e provvediamo alla sanificazione giornaliera». «I turisti dovranno attenersi scrupolosamente alle indicazioni – aggiunge Antonello Cicu, anche lui dello Zulu Beach – noi con il distanziamento abbiamo perso 20 postazioni e oggi disponiamo di quattro file di ombrelloni e lettini, ma sappiamo bene che se vogliamo lavorare in sicurezza dobbiamo attenerci alle normative vigenti».

Alla spiaggia sicura i primi turisti presenti hanno già cominciato ad adeguarsi. «Non abbiamo mai pensato di abbandonare la Sardegna – dicono Pietro e Paola, bolognesi –. È stato un po’ problematico arrivare a causa della tanta burocrazia, ma sappiamo di doverci adeguare e lo facciamo. Bisogna esse ottimisti perché anche questo momento così difficile può essere superato». Arrivano invece da Torino Manuela, Alice e Teresa, anche loro felici di godere il sole e il mare della Cinta. «Abbiamo casa in Sardegna e non volevamo rinunciare alla vacanza, staremo fino a fine mese. Non abbiamo avuto problemi ad arrivare, ma il viaggio è costoso e questo è penalizzante per il turismo nell’isola. Veniamo in Sardegna fin dal 1989 e non volevamo certo mancare questa stagione. Certo, si avverte un po’ di timore, soprattutto da parte di chi si mette in viaggio, ma siamo convinte che alla fine, con il rispetto delle regole e con comportamenti educati, si potranno superare le difficoltà».

©RIPRODUZIONE RISERVATA



La tragedia

Tre vite e tre famiglie distrutte nello schianto sulla Sassari-Alghero

di Davide Pinna
Le nostre iniziative