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Chi sono e cosa farebbero (se eletti) i primi 100 giorni

NUORO. Un dottore commercialista, Francesco Manca, 44 anni, già consigliere comunale nel 2010 - 198 voti - Margherita, nove anni segretario cittadino del Pd, ritenuto vicino al consigliere regionale...

26 giugno 2020
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NUORO. Un dottore commercialista, Francesco Manca, 44 anni, già consigliere comunale nel 2010 - 198 voti - Margherita, nove anni segretario cittadino del Pd, ritenuto vicino al consigliere regionale Roberto Deriu; un operaio, Paolo Pirisi, 37 anni, coordinatore di Nuoro Attiva, vicinanza ai Verdi; un consulente-imprenditore, Carlo Prevosto, 56 anni, Pd doc, primo dei non eletti alle regionali del 2014 con 1600 voti (922 a Nuoro). È figlio dell’ex senatore Nellino Prevosto.

Ecco il programma dei loro primi cento giorni nel caso in cui, nell’ordine, vincessero le primarie e poi le elezioni.

Manca: «Innanzitutto si deve mettere mano alla macchina amministrativa e a chi deve guidarla. C’è poi la questione bilancio: da 500 giorni il sindaco mantiene l’interim dell’assessorato. Tra le azioni da mettere in atto subito ci sono quelle finalizzate al contrasto della dispersione scolastica, di cui la provincia di Nuoro ha il record nazionale. Mentre i nuoresi nel 2018 hanno speso 50 milioni alle slote».

Pirisi: «Intendo restituire decoro alla città. Asfaltare le strade, con l’apertura di cantieri 24 ore su 24. Pianificare interventi risolutivi. Abolire la Tosap per sei mesi, la Tari alle aziende e ai privati. Voglio dare voce a tutti e far diventare Nuoro una città moderna. Intervenire nella macchina burocratica e amministrativa e far sì che dialoghino con la parte politica».

Prevosto: «La prima cosa è l’operazione-verità sui conti del Comune. C’è l’incapacità di approvar e il bilanci dei termini. Certo, il buco nei conti del Comune lo abbia creato la giunta Soddu, ma certamente non lo ha risanato. E penso alle occasioni perse da questa città: Sant’Elia e Quartu sono zona franca urbana, ma Nuoro è esclusa da tutto questo così come dalla zona economica speciale. Esclusa dalla leva fiscale che favorisce lo sviluppo. Lì bisogna intervenire».(simonetta selloni)

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