La Nuova Sardegna

Nuoro

Condanna definitiva, l’evasore “seriale” Pischedda in carcere

di Giusy Ferreli
Condanna definitiva, l’evasore “seriale” Pischedda in carcere

LANUSEI. Condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta Mario Pischedda , imprenditore 58enne di Tortolì, è stato arrestato giovedì sera su ordine della Procura di Lanusei. Pischedda è...

26 giugno 2020
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LANUSEI. Condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta Mario Pischedda , imprenditore 58enne di Tortolì, è stato arrestato giovedì sera su ordine della Procura di Lanusei. Pischedda è finito in carcere per un cumulo di sentenze di condanna passata in giudicato. Un primo verdetto di colpevolezza, pronunciato dal Tribunale di Lanusei nel 2017 è stato confermato dalla Corte d’Appello di Cagliari due anni dopo. Giovedì, l'ultimo grado di giudizio in capo alla Cassazione: la corte di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal difensore del condannato. A quel punto il procuratore Biagio Mazzeo ha firmato l'ordinanza di carcerazione e Pischedda è stato accompagnato nel carcere di Lanusei.

La vicenda, costata all'imprenditore tortoliese una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione in qualità di amministratore e legale rappresentante di due aziende (si tratta della Società alberghiera turistica gruppo Pischedda s.r.l e la società Pischedda Giuseppe & figli s.a.s. entrambe dichiarate fallite dal tribunale ogliastrino) risale al 2013. Per due anni gli investigatori si sono concentrati sul grave stato di insolvenza in cui versava un'azienda operante nel settore della vendita di prodotti petroliferi, oltre 16 milioni il passivo relativo ad una lunga serie di cartelle esattoriali. E nel 2015 era finito agli arresti domiciliari. La giustizia ha fatto il suo corso e due giorni fa la sentenza definitiva. Pischedda è noto alle forze dell'ordine anche per altre vicende. Reati tributari e comuni che vanno dall'abuso edilizio, all'appropriazione indebita, ma anche truffe assicurative, lesioni, simulazioni di reato e falsa testimonianza e evasione fiscale. Non solo: beni per 4,5 milioni di euro tra cui ville, appartamenti e una struttura alberghiera assieme a conti correnti e depositi bancari e ad un parco auto di 14 vetture sono stati sequestrati dai finanzieri e poi confiscati perché questo patrimonio secondo gli investigatori è stato accumulato da Pischedda, ritenuto evasore fiscale "seriale", con la sistematica evasione fiscale negli ultimi venti anni.



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