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Sassari

L’iniziativa

Case a un euro contro lo spopolamento in Sardegna: ecco dove e come fare le richieste

di Daniela Deriu
Case a un euro contro lo spopolamento in Sardegna: ecco dove e come fare le richieste

Il progetto del Comune attira interesse e investimenti: priorità a chi sceglie di vivere nel paese

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Bonnanaro Recuperare il patrimonio abitativo inutilizzato e contrastare lo spopolamento. Con questi obiettivi, nel 2022 l’amministrazione comunale di Bonnanaro ha avviato il progetto “Case a 1 euro”, un’iniziativa che si inserisce nel solco di esperienze analoghe già avviate con successo in diversi piccoli centri d’Italia. Il progetto mira a rimettere in circolo le abitazioni disabitate e in stato di abbandono, mettendo in contatto, attraverso la piattaforma web “Case a 1 euro”, i proprietari intenzionati a cedere immobili inutilizzati con potenziali acquirenti disposti a investire nella loro ristrutturazione. Una formula semplice ma efficace, pensata per generare benefici concreti sia per chi vende sia per chi acquista.

Da un lato, i proprietari possono liberarsi di immobili che non utilizzano più e sui quali continuano a gravare tasse, spese per i servizi e costi di manutenzione spesso rilevanti. Dall’altro, gli acquirenti hanno la possibilità di entrare in possesso di una casa a un prezzo simbolico, con l’impegno di effettuare i lavori di recupero entro i tempi stabiliti dal bando, contribuendo così alla riqualificazione del tessuto urbano del paese.

L’iniziativa ha riscosso un interesse significativo, con numerose richieste pervenute al Comune. Le domande sono attualmente al vaglio degli amministratori, impegnati nella verifica dei requisiti previsti dal bando. Come chiarito nelle linee guida del progetto, viene data priorità a chi manifesta la volontà di stabilire la propria residenza a Bonnanaro, rafforzando così l’obiettivo principale dell’iniziativa: riportare vita e presenza stabile nel centro storico. Intanto, i primi risultati iniziano a concretizzarsi.

Una delle abitazioni è già stata assegnata ed è in fase di ristrutturazione da parte di una famiglia di origine argentina, mentre altre assegnazioni sono in corso. Un segnale incoraggiante che conferma come il progetto rappresenti una vera opportunità di rinascita per l’intera comunità.

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