La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Covid sardo non ha più segreti

di Paolo Merlini
Il Covid sardo non ha più segreti

Il laboratorio dell’ospedale ha individuato per la prima volta nell’isola l’intero genoma del virus

26 giugno 2020
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NUORO. L’intera sequenza del genoma del Covid-19 che si è diffuso in Sardegna è stata individuata, per la prima volta nell’isola, all’ospedale San Francesco. Da qualche giorno è entrata a far parte del database internazionale che mette insieme 55mila sequenze di cui solo 156 sono italiane. È stata chiamata Sardinia Nuoro, con legittimo orgoglio da parte dei ricercatori che nelle ultime settimane hanno lavorato senza limiti d’orario su questo fronte, ogni giorno, dopo aver assolto i compiti “ordinari” di diagnostica dei tamponi. Obbligatorio citarli, nome per nome, i componenti del laboratorio di biologia molecolare Covid-19 creato all’indomani dell’arrivo del virus nel territorio dell’Assl di Nuoro: Giuseppe Mameli (coordinatore), Maura Fiamma, Vincenzo Sulis, Anna Rita Floris, Filomena Sanna e Alessandra Toja, provenienti dal laboratorio analisi; Maria Monne, Rosanna Asproni e Giovanna Piras del laboratorio di ematologia; Tatiana Fancello del laboratorio di cardiogenetica di cardiologia. Sono medici, biologi e tecnici di laboratorio che per due mesi hanno lavorato in uno spazio di appena 50 metri e su basi volontarie, con macchinari all’avanguardia (uno di questi, rivelatosi fondamentale, è stato donato dall’Ail), proprio quando dieci primari dello stesso ospedale chiedevano, a quanto pare improvvidamente, di chiudere l’ospedale (erano stati scoperti tra i sanitari 17 casi di positivi al virus poi rivelatisi falsi: c’era stato un errore dei laboratori che in un’altra Assl avevano effettuato il test quando il laboratorio di Nuoro non era ancora operativo).

La scoperta del laboratorio nuorese ha un alto valore scientifico perché individua per la prima volta integralmente le caratteristiche del virus che si è diffuso in Sardegna (le sequenze individuate in precedenza nell’isola non erano complete, e come tali non potevano entrare a far parte del database internazionale). Contribuirà anch’esso alla ricerca di un vaccino e di terapie contro il virus che ha messo in ginocchio il mondo. E ci fornisce alcune informazioni sul Covid sardo, per così dire, che per il 99,9 per cento è identico a quello cinese di Whuan e per la restante parte al ceppo europeo.

Sono state settimane di lavoro intenso per il laboratorio sul Covid, e i segni si vedono tutti sui volti dei suoi componenti i quali, si diceva, hanno svolto in contemporanea l’analisi dei tamponi effettuati a ritmo crescente in un tutto il territorio dell’Assl di Nuoro, esteso durante la pandemia alla Gallurae all’Ogliastra. Dal 7 marzo al 19 giugno sono stati eseguiti 5377 tamponi rinofaringei con 75 persone risultate positive. Tamponi così suddivisi: 618 a marzo (36 positivi), 1404 ad aprile (81), 2030 a maggio (36), 1325 a giugno (appena quattro positivi). Nei quattro distretti dell’Assl nuorese ci sono stati dieci decessi a fronte di 69 positivi (vanno infatti sottratti i 17 falsi positivi classificati come tali a maggio).

A diffondere i dati Grazia Cattina, direttore generale dell’Assl, che ha sottolineato la collaborazione tra le varie strutture (in particolare con il servizio di igiene pubblica) in una conferenza stampa alla quale ieri mattina in ospedale erano presenti tutti i componenti del laboratorio e l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu. «Il lavoro di ricerca dell'ospedale nuorese, a beneficio nostro e della comunità scientifica internazionale, è sempre stato supportato dall'assessorato alla Sanità – ha detto Nieddu – convinti come siamo dei livelli di eccellenza presenti al San Francesco, un ospedale che per noi è, a pieno titolo, uno dei tre poli dell'alta qualità offerta in Sardegna, che continueremo a supportare e valorizzare». Grazia Cattina non si è sottratta alla domanda dei cronisti sul caso dei medici che chiedevano la chiusura dell’ospedale, ma diplomaticamente ha parlato di «un difetto di comunicazione». E «di fiducia», ha aggiunto.

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