La Nuova Sardegna

BUDONI. Servizi di mobilità collettiva, info point turistici, escursioni storico-naturalistiche, parcheggi sul litorale, mercati serali, zone pedonali e steward in spiaggia per aiutare a rispettare le regole sul distanziamento fisico. A Budoni sono stati riattivati tutti i servizi tradizionali per residenti e turisti. La novità più grande è relativa al distanziamento in spiaggia con una squadra di 30 steward che monitorerà ben dieci chilometri di spiaggia. «Anche se l'estate 2020 sarà inevitabilmente segnata dal post emergenza coronavirus, Budoni ha dalla sua un punto di forza», dice il sindaco Giuseppe Porcheddu. Ossia: «Siamo uno dei pochi comuni a non aver registrato alcun caso positivo al Covid-19. Merito della nostra collocazione geografica e delle attenzioni che fin da subito cittadini e amministrazione hanno adottato per ridurre il rischio contagio. Per questo - prosegue - possiamo guardare con speranza alle prossime settimane, convinti di poter garantire come sempre ottimi servizi a quanti verranno da noi a trascorrere le proprie vacanze. Dalle prenotazioni registrate negli ultimi giorni possiamo dire che l'ottimismo si sta diffondendo anche tra i turisti». In paese, una serie di servizi sono già partiti dalla scorsa settimana con la riapertura del mercato serale, la zona pedonale in via Nazionale e gli infopoint di Budoni e Porto Ottiolu che forniscono tutte le informazioni turistiche. Attivate infine le linee di mobilità “marebus” dal mattino presto all'una di notte. I primo luglio sarà la volta dei servizi su spiagge e litorale con il desk informazioni all'aperto nella pineta di Sant'Anna, i parcheggi a pagamento e le escursioni settimanali organizzate dalle guide dell'infopoint. Per la gestione della prima estate post-coronavirus da luglio e fino a settembre, una squadra di 30 steward, dalle 8 alle 18 sorveglierà le spiagge di spiagge fornendo l'aiuto necessario per rispettare le preziose regole che garantiscono il distanziamento fisico e ridurre al minimo il rischio di diffusione del Covid-19. «Gli steward non avranno compiti sanzionatori ma saranno preziosi per facilitare l'applicazione delle regole previste per la Fase 2. La loro sarà una sorta di moral suasion per accentuare un senso civico che già in queste primi giorni di riaperture stiamo notando essere ampiamente diffuso fra i turisti», conclude il sindaco Porcheddu.(s.s.)