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Cantina sociale nel caos: in tre anni persi cento soci

Cantina sociale nel caos: in tre anni persi cento soci

TORTOLÌ. Assemblea dei soci della Cantina sociale Ogliastra, nella sede di via Baccasara. Ieri mattina la riunione è stata con vocata dal presidente Antonio Lara per l’approvazione del bilancio 2018....

28 giugno 2020
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TORTOLÌ. Assemblea dei soci della Cantina sociale Ogliastra, nella sede di via Baccasara. Ieri mattina la riunione è stata con vocata dal presidente Antonio Lara per l’approvazione del bilancio 2018. Dopo una discussione sulla situazione finanziaria non ottimale della cooperativa (che conta una trentina di soci su 130 che erano tre anni fa), il presidente ha messo ai voti il rinvio al prossimo 18 luglio per votazione dei bilanci 2018 e 2019 e il rinnovo degli organi amministrativi. Che è passato con il solo voto contrario di quattro dei 28 presenti. Molti – hanno detto lo jerzese Gianni Corona e Antonio Marongiu, di Cardedu, all’esterno dei locali in cui si è svolta l’assemblea – sono andati via perché nonostante conferissero il prodotto, pare venissero pagati pochissimo o nulla. Altri che non hanno più conferito per la stessa motivazione, pare siano stati cacciati». Insieme ad altri soci, il produttore di Cardedu – che vista la gravità della situazione conferisce parte della sua produzione alle Cantine Argiolas – attende l’intervento degli enti competenti, compresa la ministra Bellanova, alla quale qualcuno ha scritto evidenziano quella che parrebbe una situazione debitoria pesante.

A settembre 2019 i soci hanno chiesto con lettera firmata dalla stragrande maggioranza dei membri, depositata a mano e protocollata, le dimissioni dell’attuale consiglio di amministrazione. Successivamente a novembre 2019, sempre con lettera formale, era stata chiesta la convocazione dell’assemblea dei soci con oggetto: “Revoca del presidente e dell’attuale consiglio di amministrazione, e nomina del nuovo consiglio di amministrazione”. Ma per diversi soci non si è avuto alcun risultato.

Ieri mattina, invece, una volta terminata l’assembla, il presidente della Cantina sociale Ogliastra, Antonio Lara, ha detto: «È nostro dovere restare uniti e operare nell’esclusivo interesse dell’Ogliastra. Peraltro, si è consapevoli delle tante problematiche, diverse risalenti ai decenni passati, ma anche delle enormi potenzialità del nostro settore viticolo e delle qualità produttive che stiamo dimostrando».

Antonio Lara ha anche voluto sottolineare che quest’ultima assembla dei soci «si è svolta in un clima sereno e partecipato, al contrario di quella del 7 dicembre scorso dove si erano registrate anche presenze estranee». (l.cu.)

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